Ghana. Ramatu: non ha mai perso la speranza di ritrovare la mamma… e alla fine l’ha abbracciata

Grande soddisfazione per il team di Ai.Bi. che non si è arreso e ha fatto di tutto per ritrovare la famiglia di un ragazzino abbandonato. Che dopo diversi mesi, grazie al progetto “Africa. Emergenza abbandono in Ghana”, ha ritrovato la sua mamma!

Per chi non si è mai interessato all’argomento e non è solito seguire il sito di Ai.Bi. che tante volte ne ha parlato, uno dei problemi più gravi che colpiscono i bambini che vivono nelle grandi città, o nei loro enormi dintorni, in Ghana (come in tanti altri Paesi africani) è quello di perdersi. Non semplicemente perdersi nel senso di girare nella via sbagliata potendo tornare sui propri passi con poca fatica, come può succedere a chiunque, ma perdersi nel senso di non sapere più dove si è, non avere modo di ritrovare la strada di casa e finire, così, per essere portato da qualcuno di buon cuore in un istituto, senza sapere se e quando si potrà rivedere la famiglia.
Da tutto questo ne deriva che, una delle missioni più importanti che si possono fare in Africa per aiutare i bambini abbandonati è quello di quello di rintracciare le loro famiglie e valutare la possibilità di un ritorno dei bambini al loro interno. Si tratta di un un compito molto complesso, logorante per le enormi energie e risorse che richiede e che tante volte, purtroppo, può concludersi con un nulla di fatto.
Ma non questa volta!

Non ci si arrende mai, inseguendo una flebile speranza

La vicenda in questione riguarda Ramatu, un adolescente timido e insicuro che ha passato molti anni della sua vita circondato da difficoltà varie, ma che non ha mai lasciato che si spegnesse in lui la speranza di poter ritrovare la propria famiglia.
Accolto e protetto al suo arrivo in orfanotrofio, Ramatu ha subito fatto sapere che si era perso e che non era più riuscito a orientarsi e ritrovare la casa per tornare a casa da sua mamma e i suoi fratelli più grandi. I suoi racconti, per quanto un po’ confusi, hanno fornito molti particolari per ricostruire il viaggio intrapreso e poterlo ripercorrere al contrario, cercando di riallacciare i fili tra il ragazzo e la sua famiglia.
Questo è un esempio emblematico di come, in molti Paesi dell’Africa, quando si parla di bambini e ragazzi “abbandonati” non si intende per forza minori che sono stati lasciati dai genitori da qualche parte per i motivi più diversi, ma anche di figli che si sono persi e che non riescono più a trovare come tornare a casa; il ché comporta il fatto, non trascurabile, che “dall’altra parte” ci siano genitori, fratelli e parenti vari che non sanno più che fine abbia fatto il loro familiare e non sanno come poterlo rintracciare.

Individuata la strada di casa, ora si lavora per il reinserimento

Gli operatori sociali che si sono presi a cuore la storia di Ramatu hanno raccontato di essere rimasti colpiti dalla ferma volontà del ragazzino di ritrovare la sua famiglia e di come questo lo abbia portato a raccontare molto non solo del suo viaggio, ma anche del suo vissuto (cosa che, spesso, data l’età bassa dei bimbi ritrovati, purtroppo non è possibile). In questo modo, i funzionari sono riusciti a rintracciare dei vicini di casa della sua famiglia. Questi hanno riferito dell’assenza da casa anche della madre di Ramatu. Il motivo? Essere partita proprio per cercare il figlio. I vicini hanno anche raccontato che la donna, pur stando molti giorni via, ogni tanto tornava a casa, nella speranza che, nel frattempo, suo figlio fosse ritornato da solo. Hanno così assicurato che appena la donna fosse nuovamente tornata l’avrebbero avvertita. Con questa promessa di essere avvisati al più presto, gli operatori sono tornati in orfanotrofio, portando la buona notiza a Ramatu. E con la consapevolezza che, anche una volta che il ricongiungimento sarà avvenuto, ci sarà bisogno di seguire da vicino la famiglia, viste le condizioni di povertà in cui versa.

Africa. Emergenza Abbandono in Ghana

Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge, oltre al Ghana, altri tre paesi nei quali l’emergenza abbandono è drammatica: Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo (Congo Brazzaville) e Burundi. Con il tuo sostegno, potremo garantire a quanti più minori possibile accolti dagli orfanotrofi, assistenza, cibo, cure e, soprattutto, la fiducia in un futuro differente. Che ancora è possibile! Sostieni anche tu la campagna “Africa. Emergenza Abbandono in Ghana”.