Una giornata dedicata ai lasciti solidali. Per fare del bene… anche dopo di noi

Il 13 settembre ricorre la Giornata Internazionale del Lascito Solidale, un argomento che vede sempre più italiani interessati e predisposti a inserire nel testamento una donazione per aiutare il prossimo

Il 13 settembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale del Lascito Solidale, un momento utile per ricordare, innanzitutto, che esiste questa possibilità per chiunque: inserire nel proprio testamento una donazione a favore di Fondazioni o Enti del Terzo Settore impegnati in cause umanitarie, sociali, culturali o scientifiche.
In secondo luogo, la giornata Internazionale è anche utile per fare un po’ il punto della situazione e vedere quanto la possibilità dei lasciti solidali sia sentita in Italia e cosa si possa fare per sensibilizzare ulteriormente le persone.

Italiani sempre più “solidali”

Era questo l’obiettivo dell’evento che si è tenuto alla Camera dei Deputati proprio in vista della Giornata Internazionale del Lascito Solidale, aperta dal Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ricordando come “Donare consegna all’eternità le nostre vite… Fare del bene, occuparsi degli altri, sentire la necessità di restituire un pezzo di quanto fatto o di quanto ricevuto significa cogliere appieno il senso della vita, che risiede anche in quello che si lascia dopo l’esistenza. Il lascito solidale esprime questo significato profondo.
Per concretizzarlo servono persone e realtà capaci di trasformare la materialità dei beni in qualcosa di più alto. Le associazioni hanno la responsabilità di non tradire questo mandato che consegna all’eternità quanto doniamo agli altri”.
Oltre alle dichiarazioni, l’occasione è stata utile anche per conoscere come sia aumentata, in generale, la conoscenza dell’esistenza dei lasciti solidali, oggi nota al 12% in più degli italiani sopra i 50 anni rispetto a 5 anni fa. In totale, la percentuale degli over 50 che sanno cosa sia un lascito solidale è dell’84% (contro l’82% del 2023 e il 72% del 2020). Sempre tenendo come campione la popolazione italiana sopra i 50 anni, il 24% (pari a oltre 6 milioni di persone) dice di avere un orientamento positivo verso il lascito solidale, mentre il 2% (circa mezzo milione di persone) dichiara di aver già previsto un lascito all’interno del proprio testamento.

Ancora molte resistenze verso il fare testamento

Uno degli scogli principali rimane proprio quello del “fare testamento”: è vero che negli ultimi anni è aumentata del 12% la quantità di chi riconosce l’importanza di pianificare la successione in modo responsabile e consapevole, ma il 71% degli italiani continua a considerare il testamento come qualcosa di poco rilevante e distante da loro.
Sicuramente, se toccassero con mano tutto quello che Ai.Bi. è riuscita a realizzare, proprio grazie ai lasciti solidali, questa percentuale non farebbe fatica a scendere.