Giovanardi (Idea) e Gasparri (FI): “Il futuro dei bambini abbandonati? Passa per la semplificazione delle adozioni, non certo per il ddl Cirinnà”

giovanardi2 “Una delle bufale che inquinano il dibattito sulle adozioni dei minori, in vista dell’esame del disegno di legge Cirinnà al Senato il prossimo 28 gennaio, è l’affermazione ripetuta che piuttosto che lasciare un bambino in  un orfanatrofio, è meglio farlo adottare da una coppia gay. E’ bene allora che si sappia che in Italia le coppie regolarmente sposate senza figli sono circa 5 milioni: ogni anno 3.500 tentano la strada dell’adozione internazionale, ma soltanto la  metà, 1.800, riescono a raggiungere l’obiettivo, mentre circa  10.000 all’anno provano quella nazionale a fronte di circa 1.000  bambini all’anno che in Italia sono dichiarati adottabili,  pertanto ci riesce soltanto una su dieci”. E’ quanto scrivono in  una nota i senatori di Idea Carlo Giovanardi e di Forza Italia MaurizioGasparri.
“E’ evidente poi – aggiungono i parlamentari – che non  potendo gli adottanti scegliere il bambino da adottare, ma accettare quello che gli viene proposto, spesso con problemi di  salute, in prospettiva questi bambini, che davvero stanno negli  orfanatrofi, si troveranno a dover subire la concorrenzadell’infame meccanismo dell’utero in affitto che garantisce a  pagamento, attraverso agenzie specializzate, un neonato, chiaviin mano, eugeneticamente selezionato”.

“Riassumendo: 1. Sono molte di più le coppie italiane sposate  che vorrebbero adottare in Italia e all’estero rispetto a quelle  che riescono a raggiungere l’obiettivo; 2. I criteri di  selezione dei tribunali e dei servizi sociali sono sempre piùrestrittivi ed esigenti e le condizioni poste sempre più severe;  3. Con l’utero in affitto si sta aprendo un canale parallelo,  sia per gli etero che per gli omosessuali, che rischia, in  prospettiva, di danneggiare gravemente proprio i bambiniabbandonati che hanno bisogno di una famiglia”, proseguono
Giovanardi e Gasparri.
“Per migliorare le situazione pertanto è necessario  semplificare le procedure per l’adozione, rendere penalmente sanzionabile in tutto il mondo la pratica dell’utero in affitto  e non coltivare la prospettiva, per un bambino già duramente  provato dalle vicende della vita, di ritrovarsi adottato da una coppia dove non c’è un padre e una madre“, concludono.