Giuseppe padre putativo o adottivo di Gesù?

Cervia (RA) 27 Agosto 2009 – Sala Congressi Hotel Genzianella

Dopo aver avvicinato, ripreso e contemplato i tratti peculiari di Maria, icona dell’accoglienza, e la sua singolare maternità, rintracciando in essa i tratti universali dell’esperienza adottiva, in questa sesta edizione, incontreremo Giuseppe, suo sposo e padre di Gesù.
Il programma della giornata offre più opportunità e prospettive per accostare Giuseppe: dalla Parola di Dio all’esperienza adottiva, accompagnati dalla teologia, per verificare la possibilità di intuirne e svelarne un’autentica identità, superando fraintendimenti, talune forzature o residuali caricature sedimentate nel corso dei secoli.
Mentre Marco Griffini (Presidente di Ai.Bi.) illustrerà le ragioni e le prospettive per una nuova considerazione della figura di Giuseppe nelle dinamiche della rivelazione di Dio e del suo coinvolgimento nella spiritualità dell’adozione, Silvio Barbaglia (Docente di teologia biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e il Seminario vescovile di Novara) formulerà alcune ipotesi per la rivisitazione e revisione di alcune categorie di comprensione del ruolo di Giuseppe, individuando i punti fondamentali delle sue relazioni con Maria e con Gesù, quali luoghi di ulteriori possibili ricerche nel campo della letteratura biblica ed extrabiblica così come nella teologia.
Maurizio Chiodi (Docente di teologia morale presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale
e il Seminario vescovile di Bergamo, nonché Consigliere spirituale dell’Associazione La Pietra Scartata) proporrà un approccio alla “prova” vissuta da Giuseppe collocata, da un lato, nel quadro di una stagione socio-culturale in cui la figura del “padre” risulta smarrita e, dall’altro, in rapporto all’autentica e profetica paternità adottiva.
Con la relazione di Davide Pezzoni (Vice rettore del Collegio vescovile e docente di teologia biblica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Diocesi di Lodi) verranno riproposte ed attraversate le notti vissute da Giuseppe: tempi, luoghi ed eventi in cui la sua libertà risulta compiersi nella fiducia per una “possibile Salvezza” il cui mistero, non più celato, deve essere accolto e custodito come “vero e proprio figlio”.
Nella sessione pomeridiana dei lavori, dopo le riflessioni proposte da alcuni genitori adottivi, Alberto Cozzi (Docente di Teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale Milano) suggerirà una lettura della missione di Giuseppe verificando le possibilità di incontro e di comunicabilità tra le dinamiche delle esperienze adottive e quelle proprie della rivelazione di Dio che sceglie di “farsi carne”.
Concluderà la giornata un ampio spazio di dialogo e confronto, un’occasione per verificare la plausibilità di un nuovo profilo di Giuseppe per approfondire la comprensione della missione della famiglia adottiva quale esperienza in cui il Vangelo viene vissuto e testimoniato.