Gli altri eroi del Coronavirus: 850 milioni di bambini chiusi in casa. Così aumenta la resilienza di una generazione

Il confinamento può avere effetti positivi nell’aiutare i minori a crescere capaci di affrontare le difficoltà. E nasce un’iniziativa ad hoc in Marocco

850 milioni. Tanti sono, nel mondo, i bambini che sono rimasti chiusi in casa o comunque non hanno frequentato la scuola per un periodo più o meno lungo a causa della pandemia da Coronavirus. Lo ha reso noto, nei giorni scorsi, l’UNESCO, secondo cui i governi di 113 Paesi hanno chiuso le scuole (102 su tutto il territorio nazionale, 11 in modo localizzato), nel tentativo di contenere la diffusione del Covid-19. Una situazione dura, difficile da affrontare per chi, come i bambini, ha addosso l’energia di una vita nel fiore degli anni e la curiosità di scoprire sempre nuove realtà. Eppure, di fronte a una situazione così complicata, potrebbero esserci dei risvolti positivi.

Uno di questi è l’aumento, per un’intera generazione in tutto il pianeta, della “resilienza”, ossia della capacità di affrontare e superare un evento traumatico o periodi di difficoltà. Questo vale soprattutto per minori che si trovavano in situazioni di fragilità nella propria vita scolastica. Certo, per contro vi è stato e vi sarà un incremento del senso di solitudine e isolamento per molti che, per i motivi più svariati, non riescono a restare in contatto con i loro coetanei e amici e con i loro cari, come per esempio i nonni. Eppure questo guadagno, in termini psicologici, sarà per loro un traguardo che si porteranno dietro per tutta la vita, come eredità di questo periodo drammatico.

Coronavirus e bambini chiusi in casa: l’appello dell’UNICEF in Marocco

L’importanza di questo è evidenziata anche da un’iniziativa di UNICEF in Marocco, dove è stato lanciato un “Appel de l’Enfance”: un messaggio di speranza per rafforzare la resilienza dei bambini, degli adolescenti, dei giovani e delle famiglie che affrontano il Covid-19 e i suoi effetti secondari. A quanto si apprende da un comunicato stampa, sei celebrità di diversi ambiti che includono la bambina Meryem Amjoun, che aveva vinto la sfida della lettura araba nel 2018, l’attore Rachid Elaouali, l’attrice Samia Akariou, il giornalista Jamaa Goulahcen, i rappresentanti del gruppo musicale hip-hop H-Kayne e la star intragenerazionale del calcio nazionale Aziz Bouderbala, hanno unito le loro voci a quella di UNICEF per toccare tutte le fasce della società marocchina.

In questo messaggio, Rachid Elouali, Jamaâ Goulahcen e Samia Akariou hanno spiegato che questa situazione di confinamento costituisce un’opportunità per permettere ai bambini di sviluppare nuove competenze e ai genitori di acquisire nuove capacità nell’interazione con i bambini, riconoscendo gli sforzi, la devozione e la pazienza di cui fanno prova per ridurre gli effetti secondari del confinamento sui loro figli. La giovane Meryem ha parlato ai bambini e spiegato l’importanza di organizzare bene la giornata, continuare la scolarizzazione, dedicare del tempo al gioco e allo sport e di informarsi sulla propria famiglia. I membri del gruppo H-Kayne, quanto a loro, hanno parlato ai giovani in quanto attori positivi del cambiamento nel rispetto del confinamento e hanno sottolineato il loro ruolo di modello per i bambini e gli adolescenti. Da parte sua, la star intragenerazionale del calcio marocchino, Aziz Bouderbala, ha insistito sull’importanza, per restare in salute, di muoversi a casa e invitato i genitori a organizzare delle sessioni sportive con i loro figli.

Tutti consigli che è opportuno seguire a prescindere dalla parte di mondo in cui si ritrova a vivere. Nell’attesa di un sereno che, passata la tempesta, sicuramente tornerà a riscaldare le menti e i cuori di tanti bambini in tutto il mondo.