Griffini: le politiche attuali sono inadeguate, serve una nuova legge

«Occorre invertire immediatamente la rotta, altrimenti in breve tempo le adozioni rischiano di cessare». Parla senza mezze misure Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, all’indomani della pubblicazione dell’ultima relazione della Commissione per le Adozioni Internazionali. «Quello che più mi colpisce – riprende Griffini – è l’indifferenza delle istituzioni in un momento in cui non è più differibile un intervento che porti a una correzione di questo trend».

Aspetti economici e “maggiore consapevolezza verso questo tipo di scelta” indurrebbero le coppie a scegliere sempre meno le adozioni internazionali. «In realtà – commenta Griffini – si è creata una cultura negativa attorno a queste coppie che, a torto, non vengono considerate come meriterebbero, e cioè come una risorsa. Inoltre siamo rimasti l’unico Paese in Europa, con il Belgio, in cui le idoneità passano attraverso i tribunali e non i servizi sociali. Senza contare che l’eccessivo numero di enti autorizzati all’adozione è la causa delle cattive performances della stragrande maggioranza degli enti italiani. Anche per questo – conclude – stiamo pensando di presentare una proposta di legge per cambiare la politica delle adozioni e abbattere i costi».

(Da L’Avvenire, Vito Salinaro, 29 febbraio 20120)