Haiti: basta costruire orfanotrofi

Prima del terremoto gli orfani e i bambini abbandonati ad Haiti erano 380mila, in seguito alla scossa del 12 gennaio 2010 si stima possano essere arrivati a circa 440mila i minori orfani sull’isola. Queste le stime riportate dall’organizzazione internazionale World Vision, attiva sull’isola caraibica da più di trent’anni con progetti di aiuto umanitario.

A questi dati ora vanno aggiunti anche tutti quei bambini che a causa dell’epidemia di colera, che ogni giorno miete decine di vittime, sono rimasti orfani ed abbandonati.

L’agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze (AGIRE) che raggruppa alcune delle organizzazioni non governative presenti in Italia ha raccolto per l’emergenza Haiti 14,7 milioni di euro, a cui si devono aggiungere gli oltre 5 milioni di euro raccolti dalle ONG del network impegnate.

In questa situazione drammatica, finora, i soldi spesi dal nostro paese ad Haiti, sono serviti per la ricostruzione predisponendo tende per oltre 7mila nuclei familiari, costruendo oltre mille latrine e 40 cisterne per l’acqua, distribuendo materiale scolastico per 7mila alunni, ricostruendo 12 scuole e due orfanotrofi; promuovendo la realizzazione di campagne di sensibilizzazione, distribuzione di acqua potabile e kit igienico-sanitari, allestimento e gestione di centri di primo trattamento, realizzazione di strutture igieniche nelle zone più povere di Port au Prince.

Ma al di là di tali risultati, a quanti bambini abbandonati è stata data una famiglia? Purtroppo i dati non lo dicono.

Certamente, e non è la prima volta che viene detto, è più facile assistere l’infanzia abbandonata che non adoperarsi per l’accoglienza famigliare.

Quello che si sta realizzando ad Haiti è un sistema di protezione dell’infanzia scaduto che mira esclusivamente all’assistenzialismo e non prevede la famiglia come soluzione.

Perchè ad Haiti vengono ancora costruiti degli orfanotrofi, mentre in tutto il mondo si procede alla loro chiusura?

Non è corretto esportare in un paese ciò che non viene reputato in un altro paese come idoneo. Si ricorda che l’Italia ha proceduto alla chiusura degli istituti il 31/12/2006 perchè ritenuti non più compatibili alla tutela per i diritti dei bambini abbandonati.

Perchè allora recuperare dei fondi per riaprirli con Haiti?