Il Family Day si farà il 30 gennaio. Tutte le famiglie in piazza contro una legge iniqua: “Ogni bambino ha diritto ad una mamma ed un papà”

family day

 “Una grande manifestazione di popolo a difesa della famiglia e del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà”. Questo lo spirito del  Family day che si svolgerà il 30 gennaio a Roma alle 11.30.  A dare comunicazione della data e del luogo è il Comitato “Difendiamo i Nostri Figli” in una nota ufficiale, che precisa “il luogo e il percorso verranno comunicati in un secondo momento, poiché sono in corso decisioni con le autorità comunali romane e con le forze dell’ordine”.

L’appuntamento del 30 gennaio fa seguito a quello del 20 giugno in piazza San Giovanni.

Aspettiamo numerosissimi tutti gli amici – continua la nota – che ci hanno manifestato il loro sostegno in questi mesi. Dobbiamo essere ancora più numerosi rispetto alla scorsa manifestazione: chiediamo a tutti coloro che il 20 giugno erano in piazza San Giovanni di impegnarsi a portare con sé almeno altre due persone. Contiamo sul vostro impegno e sulla vostra passione. La responsabilità è di ciascuno di noi. A tutti, in particolare ai Comitati Locali DNF diciamo “buon lavoro!” con l’augurio di ogni bene”.

Il percorso della manifestazione contro il ddl Cirinnà, a ridosso del suo approdo in Senato, previsto per il 28 gennaio, è però ancora da definire.

L’87% degli italiani è contrario alle adozioni gay – prosegue il comitato – e all’equiparazione delle unioni civili con il matrimonio. Per questo, riguardo il rischio che una manifestazione successiva ad una possibile approvazione del ddl in Senato possa sembrare inutile, è necessario rappresentare al premier e a tutte le forze politiche che il comune sentire della gente non corrisponde alle iniziative politiche del governo. Con la scorsa manifestazione abbiamo ritardato di 6 mesi il dibattito della Cirinnà in Senato, e del resto insistere giova ed è comunque importante”.

Anche perché è condiviso il timore di un rischio concreto di giungere “direttamente alla legittimazione dell’utero in affitto”. Col pretesto di ampliare il novero dei “diritti”, in realtà l’approvazione del ddl moltiplicherebbe mortificazione e danni, anzitutto alle donne e ai bambini. Per questo si auspica un impegno del Legislatore e delle istituzioni per un rilancio effettivo della famiglia e perché non si proceda oltre nell’approvazione di leggi, come il ddl Cirinnà, ingiuste e incostituzionali.

Contro l’adozione ai gay, si schiera anche il cardinale George Cottier. “A titolo personale, come teologo e come uomo di Chiesa – dice – su una eventuale apertura alle coppie omosessuali di poter adottare anche il figlio naturale del partner, dico semplicemente che sarebbe un fatto gravissimo, che andrebbe a tutto danno dei minori“.

È incontestabile affermare che – conclude –  ogni bambino ha diritto ad avere un padre ed una madre. È un fatto naturale. Solo con la presenza di figure genitoriali come la mamma ed il papà un minore cresce con punti di riferimento stabili, certi, armoniosi. Nella vita ci sono purtroppo casi in cui questa armonia si rompe con la scomparsa di uno dei due genitori o quando un matrimonio si rompe. Ma si tratta di casi estremi. Sancire, però, per legge che un bambino dovrà avere due mamme o due papà sarebbe deleterio e gravissimo, perché il primo ad essere danneggiato sarebbe il bambino stesso in quanto verrebbe condannato a non avere, e ripeto per legge, o una mamma o un papà“.

 

Fonte: Comitato “Difendiamo i nostri figli” e IlGiornale.it