Il Pass Covid: cosa è e come funziona

Il pass covid e i “certificati verdi” annunciati dal Governo dovrebbero consentire ai vaccinati e i guariti dal Covid lo spostamento libero tra le regioni, anche di colore diverso. Via libera, ma solo per 48 ore, anche per chi ha un tampone negativo

L’idea circolava da tempo, ma se ne è iniziato a parlare più concretamente all’indomani dell’approvazione del “decreto riaperture” approvato dal Consiglio dei Ministri mercoledì 21 aprile: un “pass Covid” che consentisse liberamente lo spostamento tra Regioni di colore diverso.

Pass Covid per vaccinati, guariti e chi ha un tampone negativo

Al momento, non sono state fornite grosse indicazioni su come sarà fisicamente strutturato e come funzionerà il Pass Covid: probabilmente, dati i tempi stretti (a partire dalla data del 26 aprile), inizialmente potrebbe bastare il foglio dell’avvenuta vaccinazione o della guarigione dalla malattia nei sei mesi precedenti o, ancora, l’esito negativo di un tampone. Più avanti è probabile che si pensi a qualche forma digitale di pass, magari sfruttando applicazioni già molto scaricate dagli utenti come IO (usata per il cashback di Stato) o Immuni.

Quale che sia il formato, l’idea alla base del Pass è quella di fornire un certificato che permetta di spostarsi liberamento tra regioni di “colore” diverso senza affidarsi alle autocertificazioni. L’obiettivo principale è quello di “salvare la stagione turistica”, cosa per la quale l’Unione Europea stessa sta approntando dei “certificati verdi” che potrebbero partire alla fine di giugno e che dovrebbero consentire gli spostamenti anche tra i vari Pesi.

Chi rilascia e per quanto è valido il Pass Covid

Il pass, come specificato da un comunicato stampa del Governo, certificherebbe “Lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo”. Chiaramente, la valenza dei tre “presupposti” per il rilascio del pass è diversa e, quindi, la sua stessa validità temporale non è univoca: per i guariti o i vaccinati con entrambe le somministrazioni (o una sola nel caso di vaccino Johnson & Johnson) il pass vale 6 mesi; per chi ha eseguito un tampone, il certificato dura 48 ore dal momento dell’esito. Chiaramente, se a un successivo test si dovesse risultare positivi (può succedere, molto raramente, anche per chi è vaccinato), la validità del pass scade.

I pass dovrebbero essere emessi dal personale sanitario della struttura ospedaliera in cui si è stati ricoverati (e guariti) dal Covid o dal medico di base. Per le vaccinazioni, invece, basterà il foglio del completamento delle somministrazioni. Per i tamponi, infine, il pass lo darà lo stesso centro che ha eseguito l’analisi.
Chi ha già completato il ciclo delle vaccinazioni a oggi, e dunque non ha il pass perché ancora non attivato, deve fare riferimento alla ASL di competenza, ma l’attestazione dovrebbe essere presente anche all’interno del proprio fascicolo sanitario elettronico.