Adozione internazionale. Il sindacato dei lavoratori di Palazzo Chigi torna sui suoi passi: “Le affermazioni su presunti conflitti di interesse nella Cai e bambini ‘trafficati’ sono destituite di fondamento”

chigi_facciata_600Un attacco a gamba tesa ingiustificato perché basato su informazioni scarse e non corrispondenti al vero. Riconosciuto questo, la Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, uno dei sindacati dei dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, torna sui suoi passi e chiede di non tenere conto della sua lettera dei giorni scorsi in cui si chiedeva al premier Paolo Gentiloni di confermare, come vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali, Silvia Della Monica, ideatrice di una presunta “opera di pulizia e legalità” nel settore.

Ricordiamo infatti che il 31 marzo, la Flp scrisse al capo del governo una lettera istituzionale nei toni, ma molto severa nei contenuti, in cui si leggeva: “La Commissione oggi – scriveva il sindacato – non è più la sede in cui si consumavano conflitti di interesse perché vi sedevano illegittimamente controllori e controllati e in cui venivano erogati soldi pubblici con un sistema distorto. E neppure “il luogo in cui si possano tollerare che i bambini siano trafficati, strappandoli alle famiglie di origine povere con l’inganno o con la forza del denaro”. Un “percorso virtuoso” che avrebbe portato, secondo una prima analisi della Flp, “risultati così importanti” che “non possono essere vanificati”. In quell’occasione, quindi, il sindacato chiedeva al premier di “fornire tutti gli strumenti a chi ha svolto e sta svolgendo questa preziosa azione e perché il personale della Commissione che affianca il consigliere Della Monica possa sentirsi fiero del lavoro che ha svolto al fianco della stessa”.

Peccato che “la stessa”, alla data di quel 31 marzo, avesse terminato il suo incarico già da tempo. Situazione di cui il sindacato si è accorto, come dimostra quando scritto dalla stessa Flp il 7 aprile in una seconda lettera indirizzata al premier e, in copia, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e al segretario generale della Presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti. “Purtroppo – si legge in quest’ultimo comunicato – la segreteria generale del sindacato, al momento dell’invio della nota di che trattasi, non era stata messa al corrente che la Dr.ssa Silvia Della Monica era scaduta dall’incarico dal mese di febbraio scorso e che nel frattempo il Governo aveva già provveduto a nominare un nuovo vicepresidente”. Ma soprattutto, la Flp riconosce che “ad un esame più approfondito della questione” si è “dovuto rivelare con rammarico che alcune affermazioni contenute nella lettera relative a comportamenti illegittimi relativamente a presunti conflitti di interesse sono destituite di ogni fondamento essendo la composizione della commissione stabilita per legge, sia per quanto riguarda ‘soldi pubblici erogati con un sistema distorto’ sia per quanto riguarda l’aver ipoteticamente tollerato che ‘i bambini siano stati trafficati, strappandoli alle famiglie di origine povere con l’inganno e con la forza del denaro’”.