Immigrazione. Tra gli arresti di ‘Mafia capitale’ e rimpallo tra le Regioni, esplode l’emergenza migranti. E intanto 1600 famiglie aprirebbero le porte di casa..

migrantiMentre la polemica tra i governatori del nord (Zaia, Toti e Maroni che non intendono accettare più immigrati nelle loro regioni)e il governo centrale raggiunge il suo acme, con lo spettro di uno scontro istituzionale, continuano gli sbarchi.A centinaia, raggiungendo numeri da record.

Sono, infatti, oltre 1400 i migranti arrivati finora in Sicilia : a Palermo sono stati sbarcati dalle navi militari oltre 860 profughi, altri 548 hanno toccato terra a Trapani e una nave britannica con a bordo 1.140 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia nel pomeriggio ha fatto rotta verso Catania.

Un numero che va ad aggiungersi ai 3.480 migranti salvati nella giornata di sabato 6 giugno, per un totale di 5.851 profughi soccorsi in due giorni.

Migranti in prevalenza uomini di origine siriana, sudanese ed eritrea, tra cui spicca soprattutto la presenza di donne, giovani mamme e di minori. Tra gli 860 migranti, quasi tutti giovanissimi, giunti ieri, (7 giugno) al porto di Palermo  c’erano, infatti, 191 donne e 147 minori: e i primi a scendere, con i volti molto stanchi e disidratati, sono stati proprio i nuclei familiari con bambini molto piccoli a seguito.

Un quadro umano assolutamente sconsolante che diventa, però, un’ottima occasione di profitto per chi come Luca Odevaine (componente del Tavolo di coordinamento nazionale sull’accoglienza per i richiedenti protezione umanitaria) e gli altri “attori” del sistema trasforma la gestione dell’ospitalità dei migranti in un vero e proprio business.

E mentre la Procura di Roma, che il 5 giugno ha fatto arrestare 44 persone nell’ambito della seconda tranche dell’inchiesta Mafia Capitale, continua con le sue indagini e arresti, emerge in maniera prepotente un affarismo cinico e criminale che da un lato arricchisce chi si aggiudica la gestione dei centri di accoglienza e chi decide gli appalti e dall’altra mortifica i diritti dei migrantie le speranze di chi, onestamente, ha offerto la propria disponibilità a un’accoglienza genuina e a misura d’uomo.

Come le 1600 famiglie italiane che hanno dato la loro disponibilità ad Amici dei Bambini di accogliere in casa propria mamme e bambini con lo scopo di dare loro un contesto caloroso, sicuro e più sano dei centri di accoglienza. Famiglie in grado di garantire un’ospitalità a misura di bambino ai tanti piccoli migranti ma che, invece, loro malgrado sono ferme al palo impossibilitate ad aiutare chi ne ha bisogno. Mentre il malaffare e l’egoismo dilaga.

Un paradosso all’italiana: chi vuole aiutare non può farlo (e non aspetterebbe altro) mentre chi è spinto da interesse e spirito di speculazione ha la strada spianata mentre sullo sfondo le regioni si rimpallano le responsabilità e chiudono le “porte”.

E a farne le spese, sono solo loro: quei poveri migranti che hanno l‘unica colpa di cercare una seconda chance.