In diretta da Binnish, Siria, ecco il forno di Ai.Bi. che pare quasi un drago

Forno SiriaIl forno supportato da Amici dei Bambini a Binnish, in Siria, continua a sfornare pane senza sosta: per la prima volta, complice una discreta – quanto rara, per la zona – connessione internet, ho potuto osservarne in diretta Skype il funzionamento, attraverso il cellulare di un collega.

Il macchinario, alimentato da un generatore a gasolio, si trova in un luogo sotterraneo
e relativamente sicuro. È abbastanza complesso e si articola in diverse componenti, ciascuna delle quali svolge una funzione precisa, per due linee di produzione parallele. Dall’impasto, alla cottura, al raffreddamento, per finire con il confezionamento: ciascuna fase è seguita e supervisionata da uno o più panettieri, che svolgono il proprio lavoro con grande attenzione e meticolosità. Diversi di loro, l’altra sera, indossavano le magliette di Ai.Bi., come gesto simbolico di riconoscenza.

Non nego di aver provato una certa emozione, nel vedere il forno operativo e funzionante: pareva una specie di drago, dalle cui fauci incandescenti uscivano “pite” fumanti, pronte per essere imbustate e distribuite. La consapevolezza che parte di quel pane sarebbe finita sulle tavole delle famiglie più povere della zona, che sopravvivono anche grazie al nostro aiuto, ha creato in me un senso di soddisfazione, ma anche una leggera vertigine: nei loro confronti, infatti, abbiamo grandi responsabilità.

Di recente, il forno di Binnish ha conquistato persino una certa attenzione mediatica; se n’è accennato, in particolare, in un servizio di Orient News, un canaletelevisivo satellitare molto noto fra i siriani.

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Tuttavia, potremmo trovarci presto ad affrontare alcune difficoltà legate a una “emergenza pane” venutasi a creare nelle scorse settimane, causata dalla chiusura di alcuni forni governativi nella zona, che garantivano pane a prezzi calmierati a migliaia di famiglie.

Per capire meglio di cosa si tratta, leggete questo articolo, in cui rivolgiamo un appello a quanti vogliano e possano sostenerci, per permetterci di acquistare più farina e aumentare la produzione di pane.

 

Luigi Mariani
Country coordinator di Ai.Bi. in Siria

 

Ai.Bi. ha lanciato la prima campagna di Sostegno a Distanza per aiutare le famiglie siriane a restare nel proprio paese e continuare a crescere i propri figli in condizioni dignitose, nonostante la grave crisi. Cibo, salute, scuola, casa, gioco: queste le cinque aree d’intervento. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa e per dare il tuo contributo, visita il sito dedicato.