Inghilterra. Variante Delta: aumentano i contagi ma, grazie ai vaccini, non ricoveri e decessi

Boris Johnson ha annunciato per il 19 luglio l’eliminazione delle restrizioni in Inghilterra: niente più distanziamento né obbligo di mascherine

È stato uno dei Paesi più colpiti e uno di quelli ch ha provato a seguire un approccio più “soft” a livello di chiusure e restrizioni, prima che la realtà dei contagi la costringesse a fare marcia indietro. Poi, però, è stata una delle nazioni in cui la campagna vaccinale ha proceduto più spedita, puntando sul vaccino AstraZeneca e raggiungendo una notevole copertura in tempi piuttosto rapidi. Ora, l’Inghilterra si appresta a fare un passo ulteriore: come ha annunciato il premier Boris Johnson, dal 19 luglio cadranno tutte le restrizioni.

Restrizioni Inghilterra: stop. Dal 19 luglio niente mascherina né distanziamento

Quindi: niente obbligo di mascherina, anche al chiuso (sebbene le regole non siano ancora definite del tutto e potrebbero rimanere delle limitazioni, per esempio sui mezzi pubblici. Oppure, più probabile ancora, verrà lasciata libera scelta ai cittadini), e addio al distanziamento obbligatorio, con il permesso di organizzare incontri in casa con oltre 6 persone di diversi nuclei familiari non conviventi. Si allargano anche le maglio dello smart working per le aziende e verranno rimosse le limitazioni a bar e ristoranti, nonché quelle per partecipare alle cerimonie o fare visita ai parenti nella case di cura. Inoltre, mentre da pochi giorni il Green Pass europeo ha iniziato a essere utilizzato come discriminante necessaria per spostarsi e partecipare agli eventi, in Inghilterra non servirà e teatri, cinema e discoteche potranno finalmente riaprire le porte a tutti.

L’aumento dei contagi per la variante Delta non ferma lo stop alle restrizioni in inghilterra

Inutile sottolineare come la decisione non abbia mancato di sollevare qualche critica, soprattutto alla luce dell’aumento dei contagi portato dalla variante Delta. Come riporta il New York Times, lunedì 5 luglio i nuovi casi in Inghilterra sono stati 27.334 e nell’ultima settimana 178.128, con un aumento del 53% rispetto a quella precedente. Ma non crescono allo stesso ritmo ricoveri e decessi, segno di come i vaccini offrano comunque una certa copertura, anche se per la variante Delta è fondamentale avere fatto entrambe le dosi. Per questo, il governo ha deciso di ridurre da 12 a 8 settimane l’intervallo tra prima e seconda somministrazione per i minori di 40 anni, così da dare ulteriore impulso alla campagna vaccinale, comunque già arrivata a coprire l’86% della popolazione con almeno una dose e i due terzi con entrambe.
La decisione rimane comunque controversa, con Scozia, Galles e Irlanda del Nord che non seguiranno l’esempio dell’Inghilterra e terranno una linea più prudente, come chiesto da diversi esperti.

Johnson, invece, pare deciso, e se anche l’ultima verifica, in programma per il 12 luglio, darà esito positivo, dal 19 luglio il “via libera” in Inghilterra arriverà.