Israele pronto alla quarta dose di vaccino per over 60 e operatori sanitari

È stato uno dei primi Paesi a partire con le vaccinazioni di massa. Ora Israele si prepara a somministrare la quarta dose di vaccino per i maggiori di 60 anni e i professionisti della sanità. La lotta contro il coronavirus non si ferma

A leggere le cose un po’ superficialmente, la considerazione che comprensibilmente verrebbe ai più è: “Non è cambiato nulla”! Dopo due anni, i lockdown, le quarantene ma, soprattutto, i vaccini, stiamo ancora parlando di virus, di possibili restrizioni e di… vaccini!

Quarta dose di vaccino in Israele. Ma la situazione non è la stessa del passato

Eppure, in realtà, le cose non stanno assolutamente andando come nel recente passato: è vero, l’ennesima esplosione dei contagi è preoccupante e porterà a qualche decisione più severa, ma le cose non sono le stesse dell’anno scorso. Perché, nel frattempo, grazie ai vaccini, tante persone che sarebbero potute morire non sono morte e tante persone che sarebbero potute finire in terapia intensiva non ci sono finite. Perché quasi tutti hanno cominciato a riassaporare le uscite e i ritrovi con gli amici e hanno potuto comprare i regali di Natale in relativa sicurezza.
Il Coronavirus c’è ancora, muta in continuazione e probabilmente non se ne andrà mai, ma ciò non toglie che tutto quello che stiamo facendo serve, oggi come in futuro.

La quarta dose è “Una notizia meravigliosa”

E serve vaccinarsi, anche se dopo le prima due vaccinazioni ci hanno detto di farne una terza e se, ora, si comincia già a parlare di quarta dose. Anzi, in Israele, Paese che fin dall’inizio della pandemia è sempre stato tra i più avanti sul discorso vaccini, ha già annunciato che i maggiori di 60 anni e il personale sanitario potranno presto accedere a un nuovo ciclo vaccinale, a patto che siano passati almeno 4 mesi dalla somministrazione della terza dose.
Il primo ministro Naftali Bennet – riporta Il Post – l’ha definita una “Notizia meravigliosa”, perché permetterà a Israele di affrontare più preparata la nuova ondata di contagi che la variante Omicron sta portando in tutto il mondo.
E proprio questo continuo mutare del virus è ciò che rende necessario un continuo aggiornamento anche delle terapie, per capire come i farmaci che già ci sono possano combattere la malattia e come gli stessi possano migliorare sempre di più la loro risposta alle nuove caratteristiche del virus. La lotta nei confronti della pandemia non si ferma!