Italia. #Famedimama. Comunità familiare: porte aperte a qualsiasi ora del giorno e della notte …”perché non si può mai dire di no”

Cosa succede in una “comunità familiare” quando suona il campanello e sulla porta appare un neonato? L’accoglienza ideale per le situazioni più delicate dove necessitano l’affetto di una famiglia e la professionalità di un servizio

Venerdì mattina, suona il telefono: una richiesta per una pronta accoglienza per un neonato di poche settimane.

Si tratta di una situazione delicata e serve una famiglia che possa accoglierlo mentre la sua situazione giuridica si definisce.

Potrebbe andare in comunità con la sua mamma biologica oppure in adozione. Serve qualcuno che possa accoglierlo bene, accudirlo e accompagnarlo poi in quello che sarà il suo percorso futuro.

In questo caso una famiglia molto strutturata perché si tratta di un’accoglienza veloce entro poche ore e con un’evoluzione incerta.

Serve la cura di una famiglia e la professionalità di un servizio. L’ideale in questo caso è la comunità familiare perché per struttura è più abituata a modificarsi in relazione ai progetti dei bambini accolti.

In una comunità familiare è la famiglia residente che garantisce la cura e l’affetto di cui un bimbo ha necessità quanto del latte, ma essendo un servizio a tutti gli effetti è dotato di più supporti per fronteggiare le sfide progettuali.

Dopo averlo accolto da noi, la situazione si chiarisce e viene definito che andrà in adozione. Il tempo materiale perché il Tribunale per i minorenni che ha in carico la situazione, individui la famiglia idonea e poi lo accompagneremo alla conoscenza dei suoi genitori.

Non è facile lasciare andare, ma è emozionante poter svolgere questa funzione di accogliere, accudire e presentare loro quelli che saranno mamma e papà.

È bello vedere le coppie che arrivano emozionate e tremanti, ansiose da un lato di vederli e poterli prendere in braccio a tratti timorose. Il nostro ruolo è di facilitare questa relazione e diamo loro tutti le informazioni sulle loro abitudini e sulla routine che il bambino ha da noi, in modo da agevolare una certa costanza nella cura.

Ammettiamo che un pochino di fatica nel lasciare andare c’è sempre, ma la soddisfazione di vedere che questi piccoli hanno finalmente una mamma e un papà tutti per loro è più grande!

Se sei interessato a conoscere cosa significhi aprire una comunità familiare partecipa al webinar di FARIS in programma il 23 novembre. Maggiori informazioni QUI

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