La Colombia tenta di uscire dalla crisi dell’accoglienza: dopo 4 anni aumentano le adozioni internazionali

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L’adozione internazionale è ancora viva. Se a livello globale, pur con cause diverse da un Paese all’altro, l’accoglienza adottiva vive una fase di profonda crisi, alcune realtà iniziano a mostrare evidenti segni di un’inversione di tendenza. È il caso della Colombia, dove il 2014 ha segnato un momento di ripresa per l’adozione internazionale. Lo dimostrano i dati diffusi dal rapporto pubblicato dall’autorità centrale di Bogotà, l’Instituto Colombiano de Bienestar Familiar.

Due gli aspetti che emergono immediatamente dall’analisi del rapporto statistico dell’Icbf. Rispetto al 2013 aumentano le adozioni in generale e in particolare quelle internazionali. Se nel 2013 erano stati 1.125 i minori colombiani privi di famiglia accolti da coppie di nuovi genitori, questi sono saliti a 1.148 l’anno successivo. Il 2013 ha rappresentato il punto più basso di un crollo iniziato dopo il 2010, quando i minori colombiani adottati furono 3.058: passarono poi a 2.713 nel 2011, a 1.465 nel 2012 e ai citati 1.125 del 2013.

Il picco storico resta quello del 2007 quando i minori accolti, tra adozione nazionale e internazionale, furono 3.077.

Rilevante l’incremento di quelli adottati da famiglie straniere, con un passaggio dai 513 del 2013 ai 564 del 2014. Si è invertita quindi la tendenza al calo che aveva caratterizzato gli ultimi anni dell’adozione internazionale in Colombia. Nel 2010, infatti, i minori colombiani accolti da famiglie residenti all’estero furono 1.998, per poi calare a 1.647 nel 2011, a 805 nel 2012 e, appunto, a 513 nel 2013.

Restano comunque predominanti le adozioni nazionali, nonostante una lieve flessione nell’ultimo anno, quando si è passati dalle 612 del 2013 alle 584 del 2014. È da ricordare che nel 2013 per la prima volta le adozioni nazionali superarono quelle internazionali.

Importante anche il dato relativo ai bambini “speciali” a cui è stato restituito il diritto a sentirsi figli. Anche in questo caso nel 2014 si è registrato un incremento rispetto all’anno precedente: 652 minori “speciali” accolti contro i 629 del 2013. Cifre incoraggianti soprattutto alla luce del fatto che, anche in questo caso, siamo di fronte a un’inversione di tendenza rispetto al recente passato. Dopo il picco toccato nel 2011, con 1.035 bambini “speciali” adottati, si era assistito infatti a un nettissimo calo nei due anni successivi, con rispettivamente 774 e 629 minori con caratteristiche e necessità speciali accolti nel 2012 e nel 2013.

Da segnalare un notevole calo del numero degli aspiranti genitori presenti nelle liste d’attesa dell’adozione, con un passaggio dalle 3.634 coppie del 2013 alle 2.815 del 2014. In precedenza, il trend era al rialzo: 2.850 nel 2010, 3.301 nel 2011 e 3.577 nel 2012.

Il sistema colombiano delle adozioni  internazionali sta quindi vivendo una fase di ripresa. È il momento giusto per accogliere un bambino abbandonato proveniente dal Paese sudamericano. A questo scopo, Amici dei Bambini sta lavorando per poter rinnovare la possibilità di proporre le “Vacaciones en el extranjero”, il programma di vacanze pre-adottive con cui le aspiranti coppie accoglienti, già in possesso dell’idoneità per l’adozione, potrebbero accogliere per qualche settimana, nel corso dell’estate, uno o più bambini colombiani dichiarati adottabili. Una vacanza speciale che potrebbe poi trasformarsi in una bellissima storia di accoglienza.