La Family House parla “svedese”: IKEA arreda camere da letto, cucine e sala gioco per i bambini

ikea-family-houseDodici camere da letto, tre cucine e due sale per i giochi con tanto di tavolini, sedioline e peluche per i più piccoli. E ancora tutto il necessario per arredare due uffici per gli educatori.  IKEA si conferma la grande amica dei bambini e in tempo record, poco più di 2 mesi, gli angeli dell’azienda svedese famosa in tutto il mondo, hanno montato i loro gioielli nuovi di zecca nei locali delle due comunità mamma bambino e dell’appartamento di semi autonomia della Family House la prima “clinica per la cura dell’abbandono” di Ai.Bi, Amici dei Bambini che a presto aprirà i battenti nel milanese, unica nel suo genere in Italia.

Ed ecco che una squadra di volenterosi hanno lavorato come formichine giorno dopo giorno con l’unico pensiero a loro, ai piccoli ospiti delle due comunità mamma-bambino e dell’appartamento di semi autonomia, aiutandoci anche nella progettazione degli arredi degli altri spazi che stanno per nascere nella Family house. 

E allora perché non renderli quanto più colorati ed accoglienti possibile?  Perché non dare quel tocco di calore, leggerezza e senso di casa che i mobili di IKEA con il loro design familiare sanno infondere? Ma soprattutto perché non schierarsi ancora una volta dalla parte dei più fragili?

Detto fatto: IKEA e Ai.Bi., Amici dei Bambini si sono sedute attorno a un tavolo e riconfermato l’amicizia che li lega da diversi anni ormai. La lotta contro il male dell’abbandono è, infatti, un percorso lungo, a volte tortuoso con imprevisti pronti a “saltare” fuori. Un iter nel corso del quale bisogna avere sempre ben fissa davanti a se stessi la meta: il bene del minore. Ma se accanto hai partner, come IKEA, che credono nella mission come te, allora la salita sarà meno ardua.

Un altro tassello, dunque, va ad aggiungersi al bellissimo mosaico della Family house: una clinica ad alta specializzazione, in grado di fornire servizi a 360° sull’abbandono e sull’accoglienza. La prima struttura del genere sul territorio italiano. Un luogo dove la ferita dell’abbandono viene prevenuta e curata; una casa dove il dolore viene accolto, capito, lenito, aiutato a guarire; un intervento che mette al centro la salute del cuore e dell’anima, del bambino e della famiglia.

Ecco cosa offrirà la Family house alle donne e ai bambini in difficoltà: due comunità mamma-bambino (un servizio di accoglienza residenziale per  4/5 nuclei mamma-bambino, sia italiani sia stranieri); Un appartamento di semi-autonomia per le mamme in uscita dalla Comunità Mamma – Bambino; Una “culla termica”: un “pronto soccorso” per salvare i neonati dal cassonetto e per prevenire l’aborto; Una foresteria: per ospitare le famiglie adottive e affidatarie provenienti da tutta Italia e che hanno necessità di un consulto specialistico per ricostruire i rapporti a rischio genitori – figli e curare il male dell’abbandono. Un consultorio Familiare: un equipe di psicologi, assistenti sociali e pedagogisti a disposizione delle famiglie adottive e affidatarie per accompagnarle nel loro percorso verso l’accoglienza. Uno spazio di incontro Tutelato “Beniamino”, dove i minori fuori famiglia possono incontrare i propri genitori biologici in un luogo accogliente e protetto. Sarà realizzato anche un Centro di Formazione ad Alta Specializzazione dove  si svolgeranno incontri formativi a vari livelli con le famiglie che si vogliono dedicare all’accoglienza (famiglie adottive e affidatarie); gli esperti di Ai.Bi. si metteranno a disposizione anche degli operatori del settore per consulti e formazioni specifiche su come superare il male dell’abbandono.

Grazie alle donazioni, Family House sarà presto una struttura unica nel suo genere: una clinica ad alta specializzazione, in grado di fornire servizi a 360° a sostegno della famiglia e dell’accoglienza familiare dei minori in difficoltà. Ma la strada è ancora lunga, e le cose da fare tante: anche tu puoi dare il tuo contributo per accorciare i tempi e aiutare così bambini che abiteranno nella Family House.