La voce delle sedi: da Bolzano a Cagliari, da Mestre a Firenze… La soddisfazione per quanto fatto e quanto ancora si farà

Un aggiornamento su tutti i progetti che le sedi di Ai.Bi. in Italia portano avanti quotidianamente, in favore dei bambini abbandonati, delle donne e delle famiglie del territorio. La settimana dal 14 al 20 giugno

Raccogliendo la “voce delle sedi” di questa settimana si ha la piacevole sensazione che in ogni racconto domini un profondo senso di sollievo. La riflessione che sale dai diversi contesti nei quali ci troviamo a operare ci aiuta a sollevare lo sguardo dalle ferite, dalle difficoltà, dagli ostacoli, per trovare quel nutrimento fondamentale per rinvigorirsi di nuova linfa, attraverso semplici condivisioni nelle quali le parole chiave diventano “inclusione”, “leggerezza”, “benessere” e “sinergia”.

Iniziamo dalla riflessione di Margherita dalla sede di Roma, che parte proprio da una storia adottiva e condivide i traguardi di R., arrivato in Italia con grandi difficoltà nel gestire le emozioni, ma che, affidandosi ai suoi genitori, ha riscoperto dentro di sé la capacità di superare le difese a cui attingeva per sopravvivere in istituto e riconoscere la sua casa come un luogo sereno e nel quale è possibile fidarsi.

Alessandro, dalla sede di Cagliari, ci rende partecipi dello scambio tra due adolescenti alla fine di una giornata in barca a vela, attività inserita nel percorso di post-adozione. I ragazzi si scrivono in chat, condividendo quanto si siano divertiti e quanto siano stati bene insieme. Lo fanno con parole semplici e autentiche che toccano il cuore e ridonano energia e grinta, confermando la bontà del percorso e la sua importanza per questo gruppo.

Dalla sede di Mestre, Alice ci fa dono della sua riflessione a seguito di un incontro coi Servizi della Regione FVG sui “fallimenti adottivi”. Con grande sorpresa ha sentito un discorso nuovo: si è parlato dei fattori di protezione e gli operatori hanno saputo mettersi in discussione e valutare “voci della griglia” su punti che mettono al centro il bambino. Alice lo definisce un piccolo passo, ma proprio di piccoli passi è costituito il cammino verso il futuro.

Infine, Michela, dalla sede di Bolzano, raccoglie la richiesta che arriva dai genitori e l’esigenza dei ragazzi che sentono forte il bisogno di “fare”, dopo tanta inattività. Ecco, allora, che un’attenta riflessione dà vita a un’idea nuova, espressione di una mediazione tra fare e imparare che riesce a creare sinergia con l’Unione Agricoltori. La proposta fatta ai ragazzi è quella di cimentarsi in un’esperienza di volontariato in montagna per aiutare i contadini nelle stalle, tagliare fieno e occuparsi della campagna: proposta accolta!

Concludiamo questo aggiornamento di “voce delle sedi” con una riflessione da L’Aquila

Nell’ambito del progetto “La scuola di e per la comunità”, realizzato da Ai.Bi. e AIBC con il contributo del Ministero dell’istruzione, si è svolto un incontro con il gruppo “La scuola che vorrei”: i professori hanno evidenziato l’importanza di avere uno sguardo costruttivo basato sulla relazione. Alcune importanti testimonianze dei professori Falancia (IIS D’Aosta- L’Aquila) e Santucci (Falcone Borsellino di Montereale) hanno posto in evidenza il lavoro duro, le crisi, le riprese, gli entusiasmi e le soddisfazioni dell’impegno condiviso in questo anno. Marzia Masiello: “Si lavora per una scuola a misura di comunità. Mi colpisce moltissimo che da più parti in questi mesi, quando i professori evidenziano l’urgenza a volte drammatica del cambiamento nel mondo della scuola, nella premessa citano la frase evangelica ‘Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato’! (Mc 2,27)”

Fonte di grande soddisfazione sono anche due ottime notizie giunte alle sedi: da Cagliari arriva la gioia per l’approvazione del sostegno economico alla sede regionale per le attività di adozione internazionale. Grazie Regione Sardegna.

Dalla sede di Firenze, invece, giunge la soddisfazione del buon esito del bando “Tappeti volanti”, che prevede la partecipazione gratuita delle nostre famiglie a quattro spettacoli per famiglie e bambini sui temi dell’inclusione e della diversità, organizzati dal Teatro Verdi di Montecatini. “La rete toscana si allarga – afferma Francesca, responsabile della sede locale di Ai.Bi. – attraverso attività formative e divertenti per i nostri bambini”.