La Voce delle sedi: le domande delle famiglie e le risposte dell’accoglienza

Il lavoro delle Sedi di Ai.Bi. in Italia, come la vita, è fatto di tante domande a cui cercare di dare risposta e soluzione. Per aiutare i bambini e le famiglie in difficoltà che ogni giorno incrociano il nostro cammino

La voce della sede Bolzano

“Quale ponte tra le due culture?” È questo il tema del progetto “Neo-Genitori lontani da casa, seconda parte” partito in settimana con gli incontri individuali delle famiglie con bambini piccoli nelle strutture per migranti. L’accoglienza delle famiglie partecipanti è stata calorosa e tante mamme si sono prenotate per i colloqui.
A Bolzano si è anche tenuto l’incontro informativo sull’adozione con 8 coppie: tema maggiormente dibattuto, il desiderio di voler adottare dei fratelli anche se i servizi lo sconsigliano. Argomenti che vale la pena approfondire, come fa il Faris – Family Relationship International School, con i suoi corsi

La voce della sede Cagliari

“Come cambia il volto di una coppia quando riceve in dono un figlio?”. Al rientro dal primo viaggio dalla Russia, i sorrisi di una coppia parlano chiaro: non ci sono dubbi, hanno partorito il figlio tanto desiderato. In attesa del secondo viaggio per l’udienza la bambina sta seguendo un corso di italiano e si collega in video telefonata una volta alla settimana. Il racconto della permanenza sul paese è emozionante e significativo. La bambina chiedeva di essere imboccata nonostante i suoi 10 anni, e chiedeva anche che le venisse tenuto il succo di frutta con la cannuccia mentre lo gustava. Piccoli segni di un desiderio di abbandonarsi, regressioni che raccontano il bisogno di famiglia della piccola.

La voce della sede Firenze

“Ma perché avete scelto me?”. Dopo l’estate sono tante le richieste arrivate in sede. Grandi e piccole, come quella appena letta, che raccontano dei dubbi dei genitori e delle domande che vengono poste dai figli. Domande a volte spiazzanti, ma davanti alle quali nasce il bisogno di sentirsi speciali l’uno per l’altro. La verità è importante, sapere come sono andate le cose anche, ma la verità è anche una verità del cuore, che viaggia attraverso mondi di esperienza emotiva e non necessariamente di… logica.

La voce della sede Mestre:

“Dobbiamo ritenerci fortunati? Siamo noi l’eccezione o è che fa più eco una storia andata male, che molte – nel silenzio – che funzionano?”. È la frase finale di una riflessione fatta durante un abbinamento. La scheda presenta delle difficoltà che si ritrovano in moltissime schede provenienti da tutto il mondo, ma i futuri genitori sono consapevoli e centrati sui bisogni del bimbo, commentando sorpresi: “Siamo fortunati. Si inizia il percorso adottivo con tanti aspetti che remano contro, ma, poi, quando siamo noi coppia a vivere questo mondo, non possiamo dire altro che, per noi, sta andando tutto molto bene.”

La voce della sede Roma

“Può il desiderio di accogliere un figlio essere più forte della paura che questo stesso desiderio svanisca senza arrivare a realizzarsi?”. Una domanda che rivela la capacità di resilienza delle coppie. Una, in particolare, che nonostante molte traversie e momenti di sconforto, accompagnata da Ai.Bi., conferma la volontà di accogliere un figlio aprendosi con speranza al futuro.