L’accoglienza a misura di famiglia: gli straordinari risultati della cooperativa sociale AIBC nel primo semestre del 2017

Un record dell’accoglienza quello raggiunto nel primo semestre del 2017 dalla giovane cooperativa sociale AIBC che si propone, con spirito mutualistico e senza fini speculativi, di perseguire la promozione umana e l’integrazione sociale attraverso la gestione di servizi sociosanitari ed educativi, principalmente rivolti a minori a rischio o primi di idonee cure familiari e mamme fragili con figli.

I dati di questo primo semestre sono significativi. Le richieste di inserimento nelle Case Famiglia di Lodi e di Milano, che si occupano di accogliere minori in difficoltà, sono già 42, mentre sono state in tutto 66 nel 2016.

Anche le richieste di inserimento nelle comunità Mamma Bambino sono decisamente in aumento: nel 2016 sono state 48, mentre nella prima parte del 2017 hanno raggiunto quota 44. Questi numeri da un lato mettono in luce un aumento di situazioni difficili ma dall’altro evidenziano la fiducia e la stima crescenti dei servizi sociali nei confronti del lavoro di AIBC. In particolare il fatto che la cooperativa sia in grado di inserire le mamme in un percorso che le porta gradualmente a vivere in una situazione di semi autonomia e alta autonomia, passaggio che prevede una presenza sempre minore dell’operatore e maggiori competenze della madre nella gestione di sé stessa e del figlio.

Il trend è in crescita anche per quanto riguarda l’affido: nel 2016 sono state 24 le richieste di minori in famiglie affidatarie, a fine luglio 2017 già 32. Le disponibilità sono esaurite e per questo AIBC comincerà da settembre una campagna di reclutamento di famiglie affidatarie, occupandosi poi dei corsi di formazione attraverso i quali preparare le famiglie all’affido e, quando i servizi lo richiedano, poter fare abbinamenti adeguati.

Un altro servizio di AIBC dedicato ai minori è la comunità educativa Casa di Pinocchio in provincia di Cremona, aperta nel marzo 2016, che accoglie fino a otto minori stranieri non accompagnati. Nel sud est milanese AIBC offre due importanti servizi di accoglienza: la Culla Per La Vita, un servizio che vuole offrire una alternativa di accoglienza e di vita a chi, innocente, è incapace di gridare al mondo la sua voglia di vivere e a quelle madri in difficoltà che spesso non sanno di poter partorire in sicurezza e in anonimato il ospedale, e uno Spazio Neutro, un servizio finalizzato a tutelare il diritto di visita e la continuità della relazione tra figli e genitori (o altri familiari) in situazioni di separazione e divorzio conflittuali o altre vicende di grave crisi familiare.

AIBC si dedica inoltre all’accoglienza di famiglie profughe, accoglienza riservata a famiglie e nuclei monogenitoriali. Anche in questo caso è difficoltoso soddisfare tutte le richieste, per questo dopo la comunità in provincia sud Milano che può ospitare circa 20 persone, nel giugno 2017 ne sono state aperte altre due sempre rivolte alla tutela di famiglie migranti e mamme sole con figli piccoli.

Sul sito www.coopaibc.it  è possibile approfondire i servizi di accoglienza e i progetti gestiti dalla cooperativa e consultare il bilancio sociale relativo alle attività realizzate nel 2016.