“L’affido rinforzato? Genera confusione e vanifica l’impegno di tanti genitori”. Le perplessità del Tavolo Nazionale Affido

tavolo nazionale affidoL’affido rinforzato? Una possibilità ben lontana dall’andare incontro alle esigenze dei minori in difficoltà. Lo affermano 11 organizzazioni del Tavolo Nazionale Affido che, in un comunicato diffuso mercoledì 27 gennaio, esprimono le proprie perplessità su questa proposta contenuta in un possibile emendamento al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Secondo le diverse realtà firmatarie del comunicato, tra cui Amici dei Bambini, l’affido rinforzato “rischierebbe di generare confusione, vanificando l’impegno di tanti genitori e associazioni”. Da qui l’invito al Parlamento a affrontare “in modo chiaro e senza ambiguità” le eventuali modifiche alla legge sull’affido e l’adozione “senza generare sovrapposizioni improduttive”. Di seguito il testo integrale del comunicato.

 

Le Associazioni e Reti di famiglie che in Italia si occupano di affido familiare esprimono le proprie perplessità circa la proposta dell’utilizzo dell’Affido “Rafforzato” in merito al possibile emendamento al Disegno di Legge sulle Unioni Civili (D.d.L. Cirinnà).

Tutta la legge 184/83, modificata con la legge 149/2001 ed integrata con legge 173/2015, ha come elemento costitutivo, quello del “diritto del minore ad una famiglia“. Innanzitutto alla propria e quando questo non è possibile, per difficoltà temporanee, ad una famiglia affidataria preferibilmente con figli od a una persona singola, con l’obiettivo di rendere possibile il rientro nella propria famiglia.

L’affido familiare è quindi un intervento di sostegno ad una famiglia in difficoltà, attraverso l’accoglienza temporanea del figlio da parte di un’altra famiglia o di una persona singola.

Utilizzare il termine “affido rafforzato” per definire il rapporto di un adulto con il figlio del suo compagno/a, rischierebbe di generare confusione e di pregiudicare l’istituto dell’affidamento familiare, modificandone il significato e lo scopo, vanificando l’impegno di tanti genitori e associazioni.

Invitiamo il Parlamento ad affrontare in modo chiaro e senza ambiguità, le eventuali modifiche alla legge sull’affido e sull’adozione, senza generare sovrapposizioni improduttive se non dannose: le parole usate contano molto per dare senso e significato ai concetti e alle pratiche.

 

27 gennaio 2016

AIBI (Associazione Amici dei Bambini),

Ass. COMETA,

Ass. COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII,

Ass. FAMIGLIE PER L’ACCOGLIENZA,

Ass. NAZIONALE FAMIGLIE NUMEROSE,

BATYA (Associazione per l’Accoglienza, l’Affidamento e l’Adozione),

CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza),

Coordinamento CARE,

COREMI – FVG (Coordinamento Regionale Tutela Minori del Friuli Venezia Giulia),

PROGETTO FAMIGLIA (Federazione di enti no-profit per i minori e la famiglia),

UBI MINOR (Coordinamento Toscano per la tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi).