L’Aquila. Pan di Zucchero. Dal progetto IL FUTURO È BAMBINO laboratori di teatro e video per giovani tra i 9 e i 16 anni

Presentazione e primo appuntamento domenica 13 novembre, alle ore 17.00, presso il centro Polifunzionale di Onna (AQ) Obiettivo – tessere trame di comunità per  il contrasto della povertà educativa attraverso il protagonismo e il divertimento dei ragazzi

A Onna, in provincia dell’Aquila, in Abruzzo, tristemente investita dal terribile terremoto del 2009, nel villaggio provvisorio costruito a ridosso delle macerie il tema della povertà educativa è ancora oggi molto sentito.

Ai.Bi. In collaborazione con Onna Onlus e il Teatro Z grazie al fondo di beneficenza Intesa San Paolo, sta lavorando per dare una risposta ai giovani affinché le loro emozioni idee e proposte possano avere diritto di cittadinanza.

Serve un canale di comunicazione e di fiducia con gli adulti. Mamme e donne volontarie, alcune rientrate in paese con l’emergenza covid, desiderano creare occasioni di condivisione, confronto e supporto, collaborando con Ai.Bi. per sviluppare laboratori ricreativi, in cui il gioco sia considerato sia uno strumento di apprendimento che di superamento del disagio e della conflittualità sociale, di cui i giovani sono i primi a fare le spese.

Ai.Bi. grazie al Centro servizi alla famiglia Pan di Zucchero, QUI, è presente anche a L’Aquila e provincia, dove volontari e operatori specializzati si pongono in ascolto di bambini, adolescenti e genitori.

Grazie al progetto Il futuro è bambino. Nasce il calendario di CIAK…emozioniAMO.

Marzia Masiello – relazioni istituzionali Ai.Bi.: “Le attività che sono state pensate e condivise con i ragazzi, auspichiamo possano stimolare curiosità e spirito costruttivo. I giovani di Onna si trovano a vivere un momento molto difficile, avendo sulle proprie spalle i pesi delle macerie di un terremoto con cui hanno imparato a convivere, la solitudine della pandemia, l’ingiustizia di una guerra di fatto mondiale in atto, la desolazione delle aree interne. Il nostro impegno è orientato a ricostruire tracce e tessere fili di identità e di comunità a partire dallo sviluppo della consapevolezza di sé, facendo i conti con i cocci di una società che mette molto in difficoltà le giovani generazioni- ma a noi – come ci insegna lo spirito del kintsugi- l’impegno di coltivare la bellezza è cercare valore anche nel dolore dell’umanità contemporanea”.

Valentina Brunetto, mamma volontaria di Onna: “a volte parlare con i ragazzi di teatro e cinema li fa sentire spaventati, quasi come se fosse l’invito a un impegno ulteriore rispetto a quello che la scuola pone. Con questo progetto improntato al divertimento alla meraviglia e allo stupore, cerchiamo di avvicinarli a conoscere se stessi, attraverso il movimento del corpo e l’utilizzo della voce, e a conoscere il mondo esterno attraverso l’esercizio visivo con video, fotografia e cinema”.

Il primo impegno di Ai.Bi. nel tessere i fili d’oro della comunità, quello di coltivare la speranza e il diritto al sogno e all’apprendimento informale 

Nel corso delle attività ci sarà anche spazio per l’ANGOLO DEL DOMANDARIO in cui saranno raccolte disponibilità di volontari per aiutare i ragazzi a sciogliere qualche quesito di vita o a prepararsi per qualche interrogazione scolastica.