Le brillanti nozze d’argento dei Signori Philips: 25 anni di Affido!

famiglia grandeNon sappiamo se entreranno a far parte del Guinness dei primati, certo è che tagliano un traguardo di tutto rispetto.

Hazell e Derek vivono in una piccola cittadina del centro dell’Inghilterra ed hanno accolto in 25 anni più di 25 bambini in affidamento.

Abbiamo scelto di diventare genitori affidatari perché volevamo dare al maggior numero di bambini in difficoltà, la stessa sicura e serena opportunità di accoglienza che hanno avuto i nostri 6 figli”.

Nelle semplici parole della mamma affidataria troviamo riassunte le motivazioni di una famiglia che vogliamo definire straordinariamente accogliente.

In una intervista, la super famiglia continua dichiarando l’orgoglio che i due coniugi provano nell’aver contribuito a portare stabilità alle vite di questi bambini ben più abituati al caos e ad assistere ad avvenimenti traumatici.

È stato e continua ad essere molto gratificante oltre che estremamente impegnativo”, continua Hazell, “inoltre abbiamo così avuto modo di allargare la nostra famiglia e di farci dei meravigliosi nuovi amici all’interno della comunità delle famiglie affidatarie”.

Cosa suggerireste a chi volesse iniziare a pensare all’affido? “È un compito difficile ma molte persone sono in grado di farlo e possono farcela; deve solo importarvi dei bisogni dei bambini“.

Anche l’Italia è ricca di testimonianze come quelle dei signori Phillips. Raccontateci la vostra esperienza, sia essa positiva o difficoltosa. Avremo così modo di raccontare le storie di accoglienza del nostro Paese attraverso le vostre parole e le vostre esperienze.

Siamo convinti del fatto che le testimonianze dei coniugi inglesi e più in generale di noi famiglie possano ispirare altri ad iniziare l’importante viaggio dell’affidamento familiare

Se pensate di volervi mettere in gioco, aiutando a trasformare le vite di alcuni bambini anche solo raccontando le vostre esperienze e la vostra idea dell’affido scriveteci all’indirizzo: italia@aibi.it 

Siamo pronti a raccogliere le vostre storie!

Fonte: Bedfordtoday.com