“Le rivendicazioni degli aspiranti genitori adottivi non scavalchino i diritti dei minori”

adozione_bambino_mano 200L’adozione è un diritto dei bambini. Non degli adulti. E’ questo il punto nodale della riflessione fatta dalla Conferenza Episcopale Colombiana (CEC) in merito all’adozione dei bambini da parte di coppie omosessuali.  Ipotesi che la CEC vede come pericolo per il sano sviluppo dei minori coinvolti. .

Su questa materia la Corte Costituzionale del Paese sudamericano è chiamata ad esprimersi.

Nella missiva l’assemblea permanente dei vescovi colombiani ribadisce che indipendentemente dall’ orientamento e anche dal comportamento sessuale, ogni persona gode della stessa dignità davanti a Dio e davanti allo Stato. E’ proprio per rispetto di quella dignità, da cui derivano tutti i diritti fondamentali della persona, la Chiesa cattolica si oppone all’ipotesi che i bambini possano essere adottati da coppie formate da persone dello stesso sesso. I vescovi colombiani ribadiscono che è necessario proteggere l’integrità fisica, lo sviluppo psicologico e morale dei minori. «Un dovere– scrivono i vescovi sudamericani- irrinunciabile, che le istituzioni statali devono assumere per contrastare la crescente influenza dell’ideologia di genere, le pressioni dei gruppi di comunicazione e di interesse».

Il punto fermo è la riflessione su cosa sia l’adozione. La CEC ricorda che nel diritto internazionale e nella legislazione colombiana l’adozione è considerata come una misura di tutela dei minori e mai come un “diritto” degli adottanti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. Di qui una considerazione: «Porre giuridicamente la questione come un ‘problema di discriminazione’ significa far sì che le rivendicazioni degli aspiranti genitori adottivi scavalchino i diritti prevalenti dei minori».

I bambini hanno diritto a una famiglia fondata sull’amore e sull’impegno tra un uomo e una donna.

Principio che è inserito nella Costituzione che regola tutto il sistema giuridico colombiano. E i vescovi colombiani ribadiscono: «Il sistema deve essere protetto da tutte le istituzioni statali ed in particolare da parte della Corte Costituzionale, che non è in grado di legiferare o modificare le disposizioni costituzionali». Di qui il monito a non permettere interpretazioni equivoche: «I bambini hanno il diritto di nascere, educare e sviluppare completamente in una famiglia formata da un padre e la madre, biologicamente distinti e complementari».

I vescovi colombiani ricordano infine che non si può ignorare il fatto che la maggior parte dei cittadini colombiani è contraria a tale possibilità e soprattutto sottolineano che esiste una notevole quantità di ricerche scientifiche che sollevano dubbi e riserve sull’incidenza delle coppie omosessuali nella vita psico-affettiva dei bambini.

Di qui la conclusione dell’ intervento dei vescovi, che insistono sulla necessità di difendere la vera natura della famiglia e dei diritti dei minori, che dovrebbero essere effettivamente protetti da tutte le istituzioni.