Leonardo Del Vecchio: dall’orfanotrofio a “re degli occhiali” in tutto il mondo

È morto Leonardo Del Vecchio, 87 anni, fondatore di Luxottica. Tra i 50 uomini più ricchi del mondo, ha vissuto la sua infanzia, povera, nel famoso orfanotrofio milanese dei Martinitt

Oggi tutti lo conoscono come “il re degli occhiali” italiano, uno degli uomini più ricchi del mondo nonché il secondo più ricco d’Italia (l’ultima classifica pubblicata su Forbes lo dava al 52° posto totale, 2° in Italia, ma sul finire del 2021, quella aggiornata in tempo reale l’aveva issato per alcuni giorni come il più ricco del nostro Paese), ma Leonardo Del Vecciho, morto lunedì 27 giugno all’età di 87 anni, era soprattutto un grandissimo imprenditore e… un orfano.

Leonardo Del Vecchio, orfano di padre, crebbe dai 7 ai 14 anni in orfanotrofio

Un orfano di padre, per la precisione, morto poco prima della sua nascita lasciando la madre da sola con i 4 figli. Il nome Leonardo gli fu dato proprio per ricordare il papà (Leonardo) appena scomparso. Nei primi anni di vita, Leonardo (figlio) visse in casa, con la mamma che provava a tirare avanti tra mille difficoltà e che, avendo bisogno di aiuto, quando il figlio piccolo compì 7 anni lo affidò al famoso orfanotrofio milanese dei Martinitt. Un orfanotrofio “all’avanguardia per l’epoca”, si legge da più parti, nel quale, infatti, Leonardo riuscì a frequentare la scuola fino alle medie e venne avviato a un corso professionale di incisore. Proprio questa fu la sua prima attività, dalla quale è poi iniziata una storia finita… con le classifiche di Forbes.

L’esempio di resilienza e volontà di Leonardo Del Vecchio: dall’orfanotrofio al successo

La sua non è solo la storia di come si possa passare da un’infanzia difficile, vissuta dai 7 ai 14 anni in orfanotrofio, a costruire un successo mondiale, ma è anche un esempio di come proprio quell’esperienza abbia forgiato e modellato tanto il carattere della persona quanto la sua visione del mondo e del modo di essere imprenditore. È riconosciuto da tutti, per esempio, l’attenzione che Leonardo Del Vecchio ha sempre avuto verso i suoi dipendenti. La sua convinzione, figlia dell’esperienza difficile di povertà e di vita in orfanotrofio, è sempre stata quella che ogni soggetto ha in sé delle potenzialità, anche se tante volte non sono immediatamente visibili perché messe in ombra dalle difficoltà contingenti: dare a ciascuno la possibilità di esprimersi è uno dei compiti dell’imprenditore.
Ma, potremmo dire, è anche uno dei compiti degli educatori, che per primi lo mettono in atto all’interno degli orfanotrofi che oggi, in tutto il mondo, cercano di dare una possibilità di futuro a tutti le bambine e i bambini in momentanea difficoltà: perché l’obiettivo non è entrare nella classifica di Forbes, ma prendere in mano la propria vita da protagonisti.