La lotta contro la denatalità in Italia: una ricetta con nove ingredienti

Come raggiungere quota 500 mila nascite entro il 2070?  Obiettivo ambizioso ma realistico: ecco il piano di Luca Cifoni e Diodato Pirone. Il ruolo della adozione internazionale

Stiamo diventando un paese di vecchi Istat.
Secondo i dati Istat ci sarebbero 187 anziani per 100 giovani. .

Per invertire questa tendenza, servono politiche efficaci e urgenti, che tengano conto delle esigenze e dei desideri delle famiglie e dei giovani.

Ma quali sono le azioni concrete che si possono fare per stimolare la natalità in Italia?

Il libro dei giornalisti Luca Cifoni e Diodato PironeLa trappola delle culle. Perché non fare figli è un problema per l’Italia e come uscirne (Rubbettino), ne propone nove, con un obiettivo ambizioso ma realistico: raggiungere quota 500 mila nascite all’anno entro il 2070.

L’Adozione Internazionale tra azioni per sconfiggere la denatalità

Tra le proposte per modificare questa tendenza suggerite dagli autori nel saggio, c’è anche l’Adozione Internazionale, una questione che non può e non deve essere ignorata.

Ecco i suggerimenti proposti da Luca Cifoni e Diodato Pirone:

  1. Cambiare il linguaggio con cui si parla di natalità, evitando retoriche nataliste o ideologiche, e usare parole laiche e positive;
  2. Cambiare il “mondo interno”, cioè trasmettere il piacere della maternità e della paternità, sia nelle relazioni private che in altri ambiti, come la scuola o i media;
  3. Dare soldi alle famiglie, attraverso un assegno unico e universale stabile e adeguato alle esigenze;
  4. Combattere il precariato, favorendo l’occupazione stabile dei giovani, soprattutto delle donne, che sono le più penalizzate dal lavoro flessibile;
  5. Assumere più donne per avere più figli, smentendo l’equazione che più casalinghe significa più mamme;
  6. Promuovere la parità tra i sessi, incentivando i padri a partecipare alla cura dei figli e a usufruire del congedo di paternità;
  7. Certificare le aziende “family friendly”, cioè quelle che offrono strumenti per la conciliazione tra lavoro e famiglia, come l’orario flessibile, lo smart working o la nursery aziendale;
  8. Programmare l’immigrazione, favorendo i canali legali d’ingresso e l’integrazione dei migranti;
  9. Favorire l’Adozione Internazionale.

L’adozione internazionale, vera ed esemplare espressione del “Made in Italy dell’accoglienza“, può dare il proprio contribuito in duplice veste: di strumento di giustizia e riparazione del danno per le bambine e i bambini abbandonati che hanno visto violare il loro diritto di essere figli e come significativo apporto alla questione demografica in Italia.