Ma perché per adottare i servizi sociali cercano la famiglia ‘perfetta’?

Cara Ai.Bi.,

dopo un passato di sofferenza e due figli, sono riuscita finalmente a farmi una famiglia. Sposati in chiesa, animatori e catechisti e con tanta voglia di fare famiglia. Purtroppo vista l’età, non potendo più generare ci siamo aperti all’adozione, ma che triste constatare che le assistenti sociali e le psicologhe solo perché i miei figli adolescenti vivono con noi, ancora prima di presentare domanda ci hanno tacciato come famiglia complessa e anomala. 

Come poter presentare domanda sapendo che ci sono già preconcetti, visto che ci hanno fatto capire tra le righe che non siamo una famiglia adatta? Siamo consapevoli che i bambini che arrivano sono difficili, ma perché deve esserci sempre il modello famiglia perfetta per poter adottare, e non famiglia che vuol amare e basta?

Grazie Claudia

 

IRENEBERTUZZICara Claudia,

parto dalle sue ultime considerazioni dove sottolinea il fatto che una famiglia non deve essere famiglia perfetta, ma famiglia che accoglie ed ama  nella consapevolezza delle difficoltà.

Sono d’accordo con lei nel sostenere che non si può, a priori, decretare che la vostra famiglia viva una situazione complessa ed anomala senza aver avuto l’opportunità di conoscervi e parlare con voi.

Se siete consapevoli di dover adottare un bambino grandicello, se siete consci del fatto che non sarà certo una passeggiata, perché vietare di aprire le braccia ed il cuore a un  bambino abbandonato che ha bisogno di una mamma ed un papà.

Cordialmente,

Irene Bertuzzi 

Area Adozioni internazionali di Ai.Bi.