Mamme single. Festa della donna? Non per noi…

Essere mamme single e trovare un lavoro non è per nulla semplice. E se si è sole e senza supporto è ancora più complicato

Come realtà di accoglienza, tesa ad aiutare le mamme con bimbi all’autonomia, una delle difficoltà più grandi che si riscontrano è la ricerca del lavoro da parte delle mamme single. Ancora di più se le donne sono sole e senza un supporto.

La Cooperativa AIBC ha una certa esperienza in merito. Raccontano alcuni responsabili: “La loro è senza dubbio un’esperienza molto particolare: non poter condividere con un compagno le responsabilità e gli impegni, ma anche le soddisfazioni e il piacere che derivano dal crescere i figli. Anche perché si tratta di una situazione che quasi mai è frutto di una scelta, ma che spesso rappresenta la conseguenza di una separazione o dell’incapacità del compagno di affrontare la paternità”.
Essere sole spesso rende più intensi gli sforzi, le fatiche e le preoccupazioni, ecco perché è importante stare loro accanto e sostenerle nel loro percorso di autonomia.
Già prima della pandemia trovare un lavoro stabile non era un’impresa semplice, ma da quando il coronavirus ha fatto la sua comparsa, portando con sé lockdown e misure restrittive, la ricerca di occupazione è diventata ancora più tortuosa. Anzi, sono molti i lavoratori che, proprio in conseguenza di questa situazione, hanno perso il loro posto e al momento sono alla ricerca di una nuova occupazione.

Mamme single, tra impegni familiari e preoccupazioni economiche

A questo si aggiunge un’altra considerazione, ovvero che la difficoltà più grande per un genitore solo è dover ridimensionare il progetto familiare così come è inteso tradizionalmente, anche per via dei tanti ostacoli di tipo pratico: dai tempi sempre troppo stretti per gestire e organizzare tutto, agli inevitabili problemi economici.

È molto importante che intorno alla coppia mamma-bambino, allora, sia presente una rete di relazioni parentali o di amicizie che permetta di distribuire e di delegare, nei limiti del possibile, gli impegni familiari. Purtroppo, questo non è sempre possibile e le mamme si ritrovano a doversi destreggiare tra l’accompagnamento e il ritiro dei figli alle varie scuole, il far collimare i vari impegni extra-curricolari e le esigenze dell’economia domestica.

Una ricerca non semplice

Aiutare queste donne nella ricerca del lavoro non è per nulla semplice, a volte bisogna iniziare dalla basi come regolarizzare i documenti e già la corsa con il rimbalzo fra un ufficio e l’altro è di per sé scoraggiante!
C’è poi la stesura dei CV, nel quale, per fare il bilancio delle competenze, bisogna avere capacità poetiche per far risaltare le peculiarità delle mamme che non hanno titoli professionali o hanno avuto poche esperienze e, magari, nemmeno referenziate.
Imparare, poi, a navigare fra i vari siti, valutare le offerte di lavoro e fare richiesta di colloquio, richiede di acquisire ulteriori competenze tecnologiche. Come se non bastasse, ci sono i colloqui in cui viene offerto un lavoro ben diverso da quello presentato nell’annuncio o con caratteristiche incompatibili alla vita della mamma single. Con conseguenti sconforto e frustrazione.
La parte più difficile resta lo spiegare la propria situazione: tante donne si vergognano e pensano che raccontare la loro storia possa danneggiarle. E purtroppo spesso hanno ragione: donne sole con figli vengono considerate poco attendibili. Se, poi, hanno avuto delle sfortune, vengono marchiate come inaffidabili.
Le figure educative con i servizi sociali territoriali cercano di sostenere queste mamme single e creare una rete, ma purtroppo le difficoltà sono ancora molte.

Su queste tematiche, come Amici dei Bambini, abbiamo seguito da vicino il caso di Joseline, la donna che, grazie alla raccolta fondi de Il Bello che fa Bene lanciata nel 2009, abbiamo aiutato a diventare assistente sociosanitaria, dandole la possibilità di frequentare il corso. Grazie a questo, dopo pochi mesi, Joseline è riuscita a trovare lavoro come assistente domiciliare per anziani.