Manovra 2026. Bordignon: “Prima casa fuori dall’Isee, vittoria per le famiglie”

Famiglie in primo piano. Il presidente del Forum delle Associazioni Familiari plaude alla bozza di Legge di Bilancio del governo, che prevede diverse misure a sostegno delle famiglie

La manovra 2026, nella sua prima bozza che è al vaglio del Consiglio dei Ministri del 20 ottobre e che, naturalmente, dovrà poi passare per l’approvazione del Parlamento, mette le famiglie al centro, con un “pacchetto” di misure che, secondo quanto riporta RAi News, prevede “lo stanziamento nel triennio di circa 3,5 miliardi per la famiglia e per lotta alla povertà”.
Tra le misure più rilevanti, la bozza prevede un bonus mamme più ricco, che dovrebbe passare dai 40 ai 60 euro; la conferma dei tre mesi di congedo parentale facoltativo all’80% e, secondo quanto riferisce il Ministro Salvini, un contributo fiscale e tangibile ai genitori separati che hanno problemi legati alla casa.

La rimozione dell’ISEE

Senza dubbio, però, la misura fiscale che potrebbe avere maggiore impatto per le famiglie è la rimodulazione dell’Isee, che dovrebbe prevedere l’uscita della prima casa dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. “Ridurre l’impatto della prima casa sul computo dell’Isee, – commenta Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Associazioni Familiari – in quanto bene non disponibile perché necessario a garantire la vita familiare e non facilmente alienabile in caso di necessità, è una richiesta che portiamo da diversi anni”.

Strumenti di investimento sociale

Bordignon ricorda come il Forum abbia da tempo denunciato “l’inappropriatezza dell’Isee per le politiche familiari”, sottolineando che esse non devono essere “politiche di lotta alla povertà, ma politiche promozionali e di investimento”. La manovra, dunque, rappresenta per il presidente “una prima fase di correzione delle numerose storture dello strumento”. Soddisfazione arriva anche per la conferma da parte del Mef delle ipotesi discusse nei mesi scorsi con i ministeri competenti.
Il presidente del Forum, intervenuto al convegno Sostiene la cultura. Consumi culturali e leva fiscale: verso una proposta di detrazione, evidenzia inoltre la necessità di rivedere le attuali scale di equivalenza dell’Isee, “che considerano i figli successivi al primo in misura gravemente decrescente”. Servono, secondo Bordignon, politiche familiari “strutturali, generose e universali”, evitando che le misure si sovrappongano o si annullino a vicenda.
Tra le ulteriori proposte avanzate dal Forum, spicca quella di una detrazione Iva al 19% per l’acquisto dei libri scolastici, “una misura concreta di sostegno alle famiglie, indispensabile per accompagnare l’accrescimento dei figli”. Infine, Bordignon invita il governo a legare il previsto taglio dell’Irpef al numero dei figli a carico, “per avvicinarsi alla filosofia del quoziente familiare” e orientare in modo deciso le politiche fiscali verso la natalità.