Marocco. Ai.Bi. diventa punto di riferimento per le associazioni della società civile: partiti due progetti per garantire protezione ai bambini

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Amici dei Bambini vuole fatti, non parole che restano sulla carta. È per questo che sta intervenendo in Marocco con due progetti, resi possibili grazie ai finanziamenti offerti dal Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Commissione Europea – EuropeAid.

I due progetti condividono l’obiettivo di favorire l’attuazione del PPIPEM, il processo di Politica Pubblica Integrata della Protezione dell’Infanzia, presentato il 29 marzo dalla Ministra della Donna, della Famiglia e dello Sviluppo Sociale, madame Bassima Hakkaoui.  L’applicazione del PPIPEM andrebbe direttamente a migliorare il sistema di presa in carico dei minori, gestito in buona parte dal terzo settore.

Il progetto finanziato dalla Commissione Europea-EuropeAid ha l’obbiettivo di creare una piattaforma per  l’attuazione di politiche pubbliche in materia d’infanzia.

Più specifico il secondo progetto che mira a tutelare i diritti sociali ed economici delle madri nubili e dei loro figli, minori in stato o a rischio di abbandono, e a rinforzare il ruolo delle organizzazioni della società civile impegnate nella tutela delle categorie vulnerabili.

Il PPIPEM è il frutto di una larga concertazione con tutti gli attori interessati alla protezione dell’infanzia a livello centrale e territoriale: dipartimenti governativi, istituzioni nazionali, organismi internazionali, collettivi territoriali, esperti nell’ambito dell’infanzia, settore privato e i bambini stessi.

L’obiettivo è quindi quello di garantire a tutti i bambini del Marocco una protezione effettiva e sostenibile contro tutte le forme di violenza, abuso, sfruttamento e negligenza. Si tratta di principi di non facile attuazione. Ed ecco che Ai.Bi. allora interviene attuando azioni di lobbying e istituendo un numero verde per la segnalazione dei casi che facciano riferimento a tutta la rete di servizi esistenti per la protezione dell’infanzia. Le associazioni della società civile, che hanno il compito di vigilare il governo affinché rispetti gli impegni presi, avranno, grazie ad Ai.Bi., gli strumenti per influenzarne l’azione.

I due progetti capitanati da Amici dei Bambini, inoltre, permetteranno di portare avanti studi sulla condizione dei minori istituzionalizzati, delle madri sole e dell’adozione in Kafala. Tali studi saranno volti a rilevare dati concreti sulla situazione del Paese, fondamentali per mostrare alle autorità e all’opinione pubblica quali siano i bisogni più urgenti per queste categorie vulnerabili.