Marocco. Il dramma dell’abbandono: 28 anni sempre in istituto!

Adil, abbandonato alla nascita, è cresciuto senza poter mai chiamare nessuno mamma e papà ma grazie al programma per i careleaver del Sostegno a Distanza di Ai.Bi. ce l’ha fatta

Adil ha 28 anni ed è al centro Fondazione Rita Zniber fin da quando aveva pochi mesi di vita. La sua storia è simile a quella di tanti altri bambini purtroppo. Adil è stato abbandonato alla nascita, non si sa nulla dei suoi genitori, fu abbandonato in un cesto avvolto in una coperta accompagnato da un biglietto: “si chiama Adil, non posso occuparmene, perdonatemi, prego per lui”.

Nonostante le ricerche non si trovò nessuna traccia della madre disperata che lasciò il suo piccolo nei pressi di un mercato.
Adil è cresciuto con la speranza di poterla conoscere quella mamma, a volte odiandola, a volte desiderando di vederla, di parlarle. Ha tanto desiderato una famiglia tutta sua, ma nessuno si è fatto avanti per accoglierlo. E gli anni sono passati, tra amarezze, speranze e coraggio ritrovato.

E’ cresciuto e ha cominciato un percorso di studi in Scienze della Vita, ma presto ha capito che non faceva per lui e si è orientato verso una formazione professionale in Commercio e Marketing. Non è rimasto solo, è stato affiancato dagli educatori del Centro Rita Zniber dove vive. Attraverso l’aiuto del programma chiamato “Con te sarò un grande” creato per i careleavers di Ai.Bi. gli operatori hanno trovato rapidamente un’alternativa per Adil indirizzandolo nella formazione professionale che, oltre allo studio prevede dei tirocini per aiutarlo a trovare un lavoro.
Adil è oggi un giovane serio e riservato che, nonostante i suoi anni, fatica a lasciare il centro perché – come tanti ragazzi che vivono il trauma dell’abbandono – vive l’idea dell’autonomia come un secondo distacco, ha grandi timori. Il centro lo sta supportando in un suo percorso individuale di ascolto e psicoterapia per far sì che viva in maniera più serena possibile questo passaggio. Inoltre lo supporta nell’importante ricerca di un posto di lavoro e di un alloggio.

Senza i proventi derivanti dal Sostegno a Distanza non sarebbe possibile aiutare ragazzi come Adil in questi passaggi cruciali verso l’autonomia della vita adulta. Il supporto dedicato ai careleavers grazie all’intervento di Con te sarò un grande fa davvero la differenza per questi ragazzi che non hanno una rete familiare in grado di sostenerli e proteggerli nel passaggio dall’infanzia all’età adulta. Per questo, Ai.Bi. ha bisogno del supporto fondamentale dei suoi sostenitori. Per i ragazzi crescere sapendo che qualcuno pensa a loro e li aiuta anche se da lontano, non è poco soprattutto per chi non ha nulla, per chi è solo un numero in un grande istituto, per chi ha giornate scandite dagli stessi momenti e non ha la fortuna di avere una famiglia alle spalle che lo supporti e gli infonda il coraggio di affrontare la vita.

Non dimentichiamoci dei ragazzi che non hanno avuto la fortuna di avere una loro famiglia, anche loro esistono ed hanno bisogno del tuo aiuto, scrivici e inizia ora il tuo Sostegno o la tua Adozione a Distanza