Marocco. Per la prima volta la giustizia riconosce la paternità di una bambina nata fuori dal matrimonio: vittoria dei diritti dei minori e delle donne

mamma maroccoPer la prima volta in Marocco è stata riconosciuta la paternità di una bambina nata fuori dal matrimonio. La storica decisione è arrivata, a inizio 2017, dal Tribunale di prima istanza di Tangeri. I giudici hanno anche stabilito che il padre biologico della piccola versi una somma di 100mila dirhams, pari a circa 9.300 euro, alla madre della minore. Una vittoria importante, quindi, per i diritti dei bambini e delle donne nel Paese nordafricano.

La decisione del Tribunale è giunta a seguito della denuncia presentata dalla donna nel 2016 con la quale si chiedeva il riconoscimento, da parte dell’uomo, della paternità di sua figlia nata fuori dal matrimonio, oltre a un indennizzo economico.

La pronuncia del Tribunale di Tangeri segna anche un’ulteriore svolta rispetto al passato: per la prima volta, infatti, il diritto internazionale è stato considerato prioritario rispetto a quello nazionale. Come rileva il magistrato marocchino Me Anas Saadoun, il giudice autore della sentenza ha fatto riferimento alla Convenzione internazionale dei diritti del bambino, ratificata dal Marocco nel 1993, secondo cui gli interessi superiori dei minori prevalgono, senza alcuna discriminazione e indipendentemente da ogni considerazione sulle controversie che li riguardano. In particolare, l’articolo 7 della Convenzione, afferma che “il bambino è registrato alla nascita e da quel momento ha diritto a un nome, ad acquisire una nazionalità e, nella misura del possibile, a conoscere i suoi genitori e a essere cresciuto da loro”. Lo stesso giudice di Tangeri ha rafforzato le motivazioni della sentenza facendo riferimento anche a un altro documento di diritto internazionale, la Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei bambini, firmata nel 1996 e ratificata dal Marocco nel 2014.

In concreto, il Tribunale di prima istanza di Tangeri ha riconosciuto il legame di paternità tra la bambina e l’uomo denunciato dalla madre della piccola. Paternità dimostrata dai risultati della perizia medica effettuata. L’aver concepito sua figlia al di fuori del matrimonio, inoltre, costerà all’uomo, sempre secondo quanto stabilito dai giudici di Tangeri, una somma di 100mila dirhams a beneficio della madre della bambina.

A seguito della sentenza, il portale indipendente di informazione Medias24 ha riunito un gruppo di esperti e attivisti con l’obiettivo di presentare una mozione legislativa che miri a modificare l’articolo 148 della Moudawana, il Codice marocchino della famiglia. Tale articolo, secondo Medias24, è in palese contrasto con il 146 dello stesso codice. Se il primo, infatti, afferma che “la filiazione illegittima non produce alcun effetto della filiazione parentale legittima davanti al padre”, il secondo prevede invece che “la filiazione, che risulta da una relazione legittima o illegittima, produce degli effetti che valgono anche per la madre”. Da una parte, quindi, il padre è esonerato dai suoi doveri, mentre dall’altra la madre deve assumerli tutti. Per poter presentare una mozione legislativa per l’emendamento dell’articolo 148, Medias24 è ora impegnata nella raccolta di almeno 25mila firme.

 

Fonti: Telquel, Medias24