Marocco. Il terremoto dimenticato. Appello per proteggere i bambini dal freddo

Sono passati meno di due mesi dal terremoto che ha colpito il Marocco, e anche se ormai quasi non se ne parla più, con l’arrivo dell’inverno è urgente portare nuovi aiuti per proteggere bambini e famiglie dal freddo

Sembrano lontanissimi i giorni in cui tutto il mondo guardava con allarme al Marocco, dove un terribile terremoto aveva appena colpito il territorio intorno a Marrakech. Poi, come purtroppo sempre capita, altri eventi (dall’alluvione in Libia, arrivata pochi giorni dopo, all’attentato in Israele e la guerra nella Striscia di Gaza) hanno relegato la notizia in fondo all’elenco delle preoccupazioni e delle emergenze di cui occuparsi.
Ciò non significa, però, anche questo “come sempre”, che l’emergenza sia terminata. Anzi, con l’avvicinarsi dell’inverno, la situazione è destinata a peggiorare. Le zone più colpite, infatti, sono quelle vicino ai monti dell’Atlante, dove le temperature scendono in fretta e l’inverno è pungente. Per questo, proprio in questi giorni, una deputata del Movimento Popolare alla Camera dei Rappresentanti, Aziza Boujrida, ha invitato il Ministro dell’Educazione Nazionale, della Prima Infanzia e dello Sport ad adoperarsi per proteggere i bambini delle regioni colpite dal terremoto dal freddo previsto nelle prossime settimane.

Studenti nelle tende e in aule di fortuna

Uno dei problemi principali riguarda gli studenti, che stanno frequentando le lezioni all’interno di tende o di edifici modulari usati come aule temporanee, dove il freddo si fa sentire. A questo proposito, la deputata ha sollecitato il Ministero a impegnarsi per riabilitare o ricostruire le scuole danneggiate, così che gli alunni possano tornare al più presto a frequentare regolarmente le lezioni in edifici adatti.
Oltre ai “muri”, però, ai ragazzi serve anche un sostegno psicologico, non solo per affrontare il periodo scolastico, ma anche quello delle prossime vacanze, così da superare il trauma e il panico provocato dalla terribile esperienza vissuta e dalle difficoltà che quotidianamente si trovano ad affrontare.

Il tuo aiuto per il Marocco

È proprio pensando a questi ragazzi e alle loro famiglie che Ai.Bi. continua a raccogliere fondi per intervenire sul territorio, forte di una lunga presenza nel Paese e di contatti solidi e ben avviati con diversi partner locali. Diversi aiuti sono già stati distribuiti, ma i bisogni, come detto, sono ancora molti. Anche se non se in pochi ne parlano.