Marocco. Violenza contro le donne: 100 casi al mese

Un progetto di Ai.Bi. cofinanziato dalla Unione Europea per accompagnare psicologicamente le donne vulnerabili. Sostegno alle madri nubili per evitare l’abbandono del figlio

Continuano in Marocco, le attività di Ai.Bi. relative al progetto “Insieme per l’Infanzia”, cofinanziato dall’ Unione Europea.

Fra i servizi forniti dal progetto, vi è anche l’accompagnamento psicologico delle donne vulnerabili che si dirigono all’Unità integrata di Presa a Carico delle Donne e Bambini Vittime di Violenza presso gli ospedali. 

Nella regione Orientale, il servizio è presente ormai da diversi mesi presso due ospedali, uno nella città di Oujda e l’altro nella città di Nador.

Questa settimana, Ai.Bi. si è recata presso l’Unità dell’ospedale Al Hassani di Nador per incontrare l’assistente sociale dell’Unità, assieme alla psicologa presente grazie al progetto e monitorare le attività. Un momento davvero importante di scambio e di riflessione per migliorare la qualità del servizio di accompagnamento psicologico.

Marocco. 1110 donne nel 2021 sono state vittime di violenza

Secondo le statistiche presentate del Ministero della Salute, nel 2021 le strutture ospedaliere hanno ricevuto 1110 donne vittime di violenza –circa 100 donne al mese! – di cui 918 provenienti da zone urbane. Dalle statistiche si apprende che la quasi totalità delle donne prese in carico sono vittime di violenza fisica, seguite dalla violenza psicologica e in terzo luogo violenza sessuale. 

L’importanza dell’accompagnamento psicologico

L’accompagnamento psicologico di queste donne mira a sostenerle nel processo di riabilitazione e di superamento del trauma. Nel caso di madri nubili, il servizio interviene anche per aiutarle a considerare il fatto di poter mantenere il proprio figlio da sola come una possibilità concreta. 

 Un servizio davvero importante. Anche la psicologa e l’assistente sociale, confermano la necessità di mantenere questo servizio in modo permanente presso l’Unità, ma la cosa fondamentale e come siano le stesse donne a richiederlo.

 Lentamente,  si inizia ad osservare un piccolo cambiamento di mentalità. Le donne iniziano ad appropriarsi del concetto di “violenza coniugale” e a riconoscersi vittime di questa forma di violenza, cosi come della violenza psicologica. Due forme di violenze che restano piuttosto sconosciute o nascoste, spesso perché considerate come temi relativi alla sfera familiare, e quindi privata. 

Che si tratti di donne vittime di violenza, o che stiano affrontando una situazione economica precaria, con il dovuto sostegno e accompagnamento, possono davvero riconquistare la fiducia in loro stesse e in un futuro migliore.

Chiunque può offrire il proprio contributo alle attività portate avanti da Ai.Bi. in Marocco con una donazione una tantum, oppure, per dare maggiore continuità al proprio impegno, decidendo di “adottare a distanza i minori degli orfanotrofi” con i quali Ai.Bi. collabora nel Paese.
Tutte le donazioni ad Ai.Bi., compresa l’Adozione a Distanza, godono delle seguenti agevolazioni fiscali.