Matrix. Match fra Vendola-Formigoni. Ognuno dice la sua su Giuseppe ignorando l’unica verità: è il padre adottivo di Gesù

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Uno scontro di fuoco tra l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel) e l’ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni (oggi senatore Ncd). Entrambi ospiti della trasmissione Matrix, andato in onda la sera del 15 ottobre, si sono ferocemente ‘battibeccati’ questa volta non su un tema politico o sociale quanto, partendo dall’iniziale dibattito sulle unioni civili, sulla “genealogia” di Gesù. Degenerando, però, nei toni e nelle espressioni dimostrando, inoltre, di essere profondamente impreparati sull’argomento. Perché se si vuole tirare in ballo certi argomenti, occorre sapere di cosa si sta parlando.

Ricostruiamo intanto quello che è andato in onda ieri: una rissa da antologia nel ring di Matrix tra urlacci e metaforiche badilate. Si parla di unioni omosessuali: Formigoni dice no, Vendola dice sì. Ma è quando il leader di Sel afferma che “Gesù è il figliastro di San Giuseppe” il clima, già tesissimo, si surriscalda. Formigoni grida: “Non bestemmiare, ok? Non bestemmiare Vendola. Tu hai bestemmiato, Ti proclami cattolico ma hai bestemmiato: riconoscilo“.  Seguono momenti confusi, dove si sprecano grida e accuse dove si confondono i concetti di genitorialità, diritto dei bambini e legami biologici tra madre, padre e figlio. Nell’anarchia totale: con il risultato che fa da padrona l’ignoranza.

Perché di sicuro Vendola ha sbagliato dicendo “figliastro”: avrebbe potuto dire “figlio adottivo di Giuseppe”. Figliastro non ha alcun senso, è anacronistico e pericolosamente dispregiativo a differenza di figlio adottivo. Ma sbaglia anche Formigoni, asserendo che Vendola avrebbe bestemmiato. Nessuna bestemmia: Gesù è il “vero” figlio adottivo di Giuseppe in quanto Giuseppe, come suo “vero” padre, lo ha accolto, al di là della ragione giuridica o del legame di sangue, con un vero atto di fede, come ogni “vero” genitore adottivo accoglie il “vero” figlio non da lui generato.

Nella storia della Salvezza c’è un protagonista “silenzioso”: è san Giuseppe, figura sepolta da tradizioni secolari e fin troppo dimenticata. A dispetto dello spazio essenziale che gli viene dedicato nei Vangeli canonici, quella di san Giuseppe è una presenza indispensabile, il massimo esempio per tutti i papà e i genitori adottivi su come “educare” e “custodire” i propri veri figli, stando loro vicini e, al contempo, “lasciandoli crescere”.

Proprio alla figura di san Giuseppe, abbiamo dedicato un numero della rivista ‘Lemà sabactàni?’ dal titolo “Giuseppe, padre adottivo di Gesù?”

Chi ne vuol sapere di più sulla relazione fra Giuseppe e Gesù – in modo da prepararsi per bene ad affrontare eventuali dibatti televisivi -, si legga i contributi pubblicati sul fascicolo di “Lemà sabactàni?” dedicato a Giuseppe, disponibile su Aibishop.

Fonte: imolaoggi