Mestre (Ve). L’adozione internazionale riparte da qui: 5 abbinamenti in un giorno solo. Sabato 23 maggio, ore 15, via Querini 19/A

famigliaC’è una data che rimarrà nella storia di Ai.Bi. Veneto: il 12 gennaio 2015. In quel giorno infatti, nel giro di poche ore, sono stati effettuati ben 5 abbinamenti: ovvero 5 bambini abbandonati hanno trovato altrettante famiglie venete pronte ad accoglierli. È da giornate come questa, che dimostrano come gli italiani abbiano ancora fiducia nell’adozione internazionale, che si deve ripartire per ridare speranza a milioni di bambini nel mondo che una famiglia non ce l’hanno più e che attendono dei nuovi genitori.

Ai.Bi. Veneto, per fortuna, ha tante altre storie belle come queste da raccontare. Lo farà sabato 23 maggio, dalle ore 15 alle 18 e 30, nel corso dell’Open Day che si terrà presso la sede regionale di via Querini 19/A, a Mestre. Al centro della giornata ci saranno “i veri protagonisti dell’adozione”: i genitori e i figli adottivi, che porteranno la propria testimonianza. A cominciare da quella di un ragazzo adottato: chi meglio di un giovane che ha vissuto sia l’abbandono che la rinascita dell’accoglienza può spiegare perché è importante adottare? E chi meglio di tanti neogenitori può raccontare la bellezza e l’emozione dell’accoglienza?

“L’età anagrafica è stata più un punto di forza che un neo – dicono Luisa e Davide Trabucco, genitori di Daniel, ragazzino messicano adottato quando era già “grandicello” –. L’inserimento in famiglia, nella società, a  scuola: certo nulla è scontato, ma perché ritenere che possa essere più difficile da affrontare se il bambino ha già compiuto 9 anni?”

Davvero speciale anche la storia che racconteranno Erika e Fabio Frizzo. Che dopo aver adottato 2 bambini colombiani, hanno deciso di non fermarsi e hanno accolto anche un figlio “speciale”: un bambino cinese albino. E ora vivono ogni giorno la gioia di crescere questo terzetto davvero originale: 2 bimbi di pelle scura e un fratellino cinese bianchissimo.

Altre volte, invece, sono i figli biologici a chiedere un fratellino. È il caso di Matteo Colucci: ha pregato mamma Elena e papà Marco e deciso di adottare un piccolo cinese. “Sono fratelli dal 1° maggio 2015 – dicono i genitori, dando una gustosa anticipazione del loro intervento all’Open Day –. Il viaggio insieme ad altre coppie adottive italiane è stata una bella sfida. Affascinante, impegnativa, unica: l’esperienza che ha cambiato la vita a noi e al bambino che abbiamo adottato in Cina e che attendeva di poter essere chiamato figlio”.

Sabato 23 verrà naturalmente dato spazio anche alle questioni più tecniche. Il percorso delle coppie dalla domanda di adozione all’ottenimento dell’idoneità sarà oggetto dell’intervento della dottoressa Chiara Lionello, referente provinciale del Tavolo provinciale di Venezia e responsabile dell’Equipe adozione dell’Ulss 13 di Mirano. A seguire, la responsabile di Ai.Bi. Veneto, la dottoressa Alice Paolin, racconterà l’affiancamento che il nostro ente offre alle coppie prima e dopo l’incontro con il proprio figlio.

Un quadro sull’attualità dell’adozione sarà invece presentato dai coniugi Cecchetti, coordinatori regionali di Ai.Bi. I dati ci dicono che il Veneto, tradizionalmente una delle regioni più accoglienti d’Italia, non è immune dalla grave crisi che l’adozione internazionale sta affrontando in questi anni. Anche qui, infatti, il numero di adozioni è in netto calo: dalle 291 del 2011 alle 224 del 2013, con un crollo anche dei minori accolti, da 324 a 239. Una lieve inversione di tendenza si è manifestata invece nei primi 4 mesi del 2015 in casa Ai.Bi., con 5 adozioni completate e 7 bambini entrati in famiglia: nello stesso quadrimestre del 2014 ci si era fermati a 3 adozioni e 3 minori accolti. Saranno questi, insieme ai 5 abbinamenti del 12 gennaio, i primi segni di rinascita dell’adozione internazionale?