Conclusa la campagna solidale di Ai.Bi. ma in Italia c’è ancora tanta “Fame di Mamma”.

ikea-family-houseCon il “Babbo tour” in piazza Duomo del 20 dicembre si è conclusa la campagna solidale “Fame di Mamma” lanciata da Ai.Bi (dal 6 al 21 dicembre) per dire basta all’abbandono dei bambini. Ma conclusa la campagna, il bisogno rimane. In italia c’è ancora tanta Fame di Mamma.

Un centinaio di  Babbi Natale della Milanoskating il 20 dicembre, sono partiti  da Palazzo della Regione Lombardia, toccato i punti centrali della città (Gae Aulenti, Corso Como, Piazza Castello, Via Dante) e arrivati all’ombra della Madonnina per unirsi in un unico appello: in Italia c’è ancora tanta Fame di Mamma. Qui accolti da migliaia di turisti e bambini hanno fatto volare centinaia di palloncini rossi tra gli applausi e i flash di piccini e adulti che hanno fatto a gara per farsi una foto con l’allegra carovana rossa e bianca.

Erano i babbo natale Milanoskating (la community di pattinatori freeskate) che agili, scattanti e soprattutto su otto ruote, domenica 20 dicembre, hanno messo in cantina slitte e renne e attraversato Milano con le immancabili “otto ruote” ai piedi. Un centinaio di Santa Claus con le loro casacche rosse si sono fatti largo tra la gente portando con se un dono speciale: un messaggio di salvezza per migliaia di bambini abbandonati per strada e nei cassonetti dei rifiuti.

Milanoskating quest’anno ha, infatti, deciso di sostenere la campagna solidale di Ai.Bi. Amici dei Bambini “Fame di Mamma”, per dire basta all’abbandono in Italia. Nel nostro Paese, infatti, ogni anno circa 3mila neonati vengono rifiutati al momento della nascita e di questi solo 400 vengono salvati perché abbandonati al riparo nelle culle per la vita o all’interno degli ospedali, degli altri si perde traccia o si ritrovano troppo tardi.

Per questo Ai.Bi. ha lanciato la campagna solidale “Fame di Mamma”  (dal 6 al 21 dicembre) il cui obiettivo è contribuire al consolidamento e allo sviluppo dei servizi a favore dell’infanzia abbandonata e delle mamme con figli che vivono in situazione di disagio. Ma ora che la campagna solidale si è conclusa, il bisogno invece continua: è possibile infatti continuare a supportare le case e i servizi di Ai.Bi attivando un sostegno Italia.

I bisogni vitali di un bambino, specie se abbandonato, infatti, mettono in risalto la necessità di un nutrimento non soltanto fisico, bensì interiore e affettivo, una vera e propria “fame di mamma”. La Campagna va a sostenere tutti i progetti d’accoglienza di Ai.Bi. Amici dei Bambini sul territorio Italiano, tra cui la Family House, la prima “clinica italiana contro l’abbandono”.

Casa, cura, protezione, ascolto, comprensione, supporto, fiducia: di questo hanno bisogno le donne che, rese fragili da maltrattamenti, malattie, povertà, rischiano di abbandonare i loro figli. E questo è quello che diamo, aprendo le nostre braccia 24 ore su 24 e le porte della Family House.