Milano. “Perché Partecipare Oggi”. Gli imperativi morali hanno ancora un senso nella società contemporanea? Se ne parla domani all’Acli

Small group of business people joining hands, low angle view.Io stesso sono figlio di emigrati: i miei parenti sono emigrati chi in Svizzera e chi in Belgio. Ho toccato con mano l’emigrazione e per questo mi sono sentito in dovere di raccontare il dramma e la speranza di questo popolo. Il cinema così come qualsiasi altra arte comunicativa non può esimersi dall’essere testimone di eventi che la cronaca ci impone. Non possiamo voltare le spalle a chi ha bisogno di noi. Non c’è scelta. La realtà è più forte di ogni resistenza ideologica”. A parlare è Daniele Vicari, regista di “Diaz-Don’t Clean Up This Blood (2012 incentrato sui fatti del G8 di Genova)e de La Nave Dolce (2012), il documentario italiano realizzato sul fenomeno dell’emigrazione albanese verso l’Italia, che domani, sabato 11 giugno, parteciperà alla tavola rotonda “Perché Partecipare Oggi” che si svolgerà presso l’Acli di Milano in via della Signora 3.

Partecipare alla vita del proprio Paese è una necessità– continua – che la Storia ci impone. Perché la realtà è più forte di ogni resistenza ideologica e non puoi voltarle le spalle. Devi prenderne parte in quanto ‘essere sociale’ altrimenti scegli di vivere ai margini, in una sorta di ‘bolla’ spazio temporale”.

Il dibattito “Perché Partecipare Oggi” organizzato dalla Fondazione Ai.Bi. in collaborazione con Istituto Italiano della Donazione grazie al supporto di Acli Milano:  un dibattito aperto a cittadini, istituzioni, imprese e associazioni sulle motivazioni che portano le persone a ‘spendersi’ per una causa in prima persona.

Esiste ancora uno spazio dopo famiglia e lavoro per le donne e gli uomini del nostro tempo? – si chiede Marco Griffini –  Facciamo abbastanza per il nostro prossimo? Per l’altro? Cosa ognuno di noi, ogni giorno, fa, nello specifico, affinché tutti i figli possano sempre crescere in una famiglia, sia essa biologica o adottiva, con relazioni serene ed equilibrate?”.

La famiglia con le sue non sostituibili relazioni è elemento fondamentale – aggiunge –  per l’equilibrio e lo sviluppo personale e sociale di ogni individuo; la vita in famiglia costituisce la prima e più efficace forma di accompagnamento e sostegno per ogni bambino e per ogni persona in difficoltà”.

Concetti approfonditi da Giuseppe Salomoni che, illustrando i punti salienti del Manifesto per l’accoglienza familiare cui si ispirano e orientano le iniziative e azioni realizzate dalla Fondazione Ai.Bi, ha messo in evidenza come “Ogni bambino ha il diritto di ricevere l’amore di una madre e di un padre  – ha detto -, necessari per la sua maturazione integra e armoniosa. Rispettare la dignità di un bambino significa affermare il suo diritto naturale ad avere una madre e un padre. È importante che ogni figlio si senta atteso e desiderato, mai semplicemente prodotto o concepito per essere un complemento o soluzione per un’aspirazione personale”.

Una consapevolezza che promuove responsabilità e partecipazione. “Promuovere, sviluppare e sostenere la vita in famiglia e le relazioni familiari è responsabilità di ciascuno –precisa –, così come è responsabilità di ognuno di noi far sì che una famiglia sia sempre accessibile a chiunque, in particolare alle persone sole e fragili, per sostenerle e farle uscire dalla situazione di vulnerabilità e marginalità”.

E chi ci mette costantemente faccia, corpo e spirito a difesa della famiglia e delle persone fragili e vulnerabili, è Luigi Mariani, volontario espatriato Ai.Bi. in Siria. Non è mancata, infatti, la sua testimonianza: esempio concreto e vivente di chi ha fatto del volontariato la propria missione, scegliendo di mettersi al servizio degli altri. Luigi ha raccontato cosa vuol dire per milioni di sfollati, donne e bambini siriani vivere sotto le bombe e quanto sia per loro fondamentale se non esistenziale, gli aiuti di prima e seconda emergenza garantiti ogni giorno da Amici dei Bambini.

Nel corso della tavola rotonda sarà analizzato come sia cambiato il senso di partecipazione oggi e il suo significato: relatori di primo livello provenienti da “mondi” diversi, aziende, associazionismo, cinema, cooperazione internazionale, mass media, volontariato e università, hanno fornito la propria testimonianza e punto di vista. Daniele Vicari e Massimo Ciampa (Segretario Generale Mediafriends Onlus) hanno parlato de “Il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa” mentre Stefano Cerrato, (Responsabile Terzo Settore Banco Popolare), ha analizzato “Il ruolo delle aziende” mentre della “Partecipazione ieri e oggi” ha parlato Fausto Colombo, Direttore Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo Università Cattolica di Milano.