Ministro Costa: “Con la legge sulle unioni civili, basta sentenze creative dei giudici sulle adozioni gay”

enrico costaIl futuro non sarà nel segno della stepchild adoption e delle adozioni per le coppie omosessuali. Lo ha assicurato il ministro per gli Affari regionali con delega alla Famiglia Enrico Costa, intervenendo, sabato 14 maggio, al convegno “Famiglia, la vera impresa in Italia”, organizzato dal Forum Nazionale delle Associazioni Familiari. Per Costa, infatti, non ci sarà più spazio per “interpretazioni creative” della legge, derivanti da un vuoto normativo che, con l’approvazione definitiva della legge sulle unioni civili, non esiste più.

“Sia chiaro che non può rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta – ha chiarito il ministro -: in tema di stepchild adoption fino a oggi la giurisprudenza ha dato delle interpretazioni colmando un vuoto normativo. Ora quel vuoto non c’è più: c’è una norma chiara che esclude la stepchild adoption, a maggior ragione alla luce dei lavori parlamentari. Quindi mi attendo di vedere chiusa una fase di interpretazione creativa.

Insomma, ora i riflettori devono tornare a essere puntati sulle reali necessità delle famiglie italiane, finite in secondo piano durante i molti mesi in cui le discussioni si sono concentrate sulle unioni civili. “Un dibattito drogato” da questo argomento, secondo Costa, che ricorda: “Anche l’Istat ci dice che le unioni civili sono 7.500-10mila di fronte ai milioni di famiglie che abbiamo. Il mio compito è riportare l’attenzione su questi temi attraverso misure che siano specifiche e concrete.

A Costa ha fatto eco il presidente del Forum Gigi De Palo che si è chiesto: “Il governo vuole essere il curatore fallimentare del Paese o investire sulla famiglia?”. Affermando che “questo è il momento di investire sull’impresa più redditizia che abbiamo, la famiglia”, De Palo ha spiegato il dissenso del Forum nei confronti della legge sulle unioni civili: questa, infatti, per il presidente del Forum, “ha distolto l’attenzione pubblica verso i veri problemi del Paese”. “Adesso, però, e non come contropartita, ma per una questione di giustizia e di futuro, chiediamo un fisco che applichi finalmente il dettato costituzionale della ‘capacità contributiva’”, ha detto De Palo che ha ringraziato il ministro Costa “per la proposta di un patto con le famiglie e per la volontà politica di cercare una soluzione reale e concreta”.

 

Fonte: Avvenire