Un solo minuto di cellulare in classe per migliorare l’apprendimento

Secondo una ricerca condotta dalla Southern Illinois University, brevi pause-telefono permetterebbero agli studenti di usare consapevolmente il cellulare senza distrarsi eccessivamente, con risultati nel rendimento scolastico

Un minuto, non di più: questa piccola concessione all’uso del cellulare in classe potrebbe essere la soluzione per migliorare l’attenzione degli studenti durante le lezioni. A sostenerlo è una ricerca condotta dalla Southern Illinois University, che ha proposto un approccio diverso rispetto al classico divieto o alla totale libertà. Secondo i ricercatori, brevi pause-telefono cronometrate permetterebbero agli studenti di usare consapevolmente il cellulare senza distrarsi eccessivamente, con risultati tangibili nel rendimento scolastico.

Il giusto mezzo

La questione dell’uso del telefonino in classe è da tempo al centro del dibattito. Tuttavia, lo studio offre una prospettiva interessante, che ricorda l’antica saggezza sul giusto mezzo: concedere l’uso del cellulare in modo mirato e per un tempo limitato (un minuto o poco più), potrebbe migliorare la concentrazione e i risultati degli studenti. L’esperimento, condotto su un gruppo di 21 ragazzi e ragazze per un periodo di 22 lezioni, ha dimostrato che piccole pause per usare il telefono in modo regolamentato non solo riducono la necessità di farlo di nascosto, ma portano anche a migliori punteggi nei test.

Le pause tecnologiche

Il professor Ryan Redner, coordinatore dello studio, ha spiegato che il metodo delle “pause tecnologiche” è stato testato per la prima volta in un’aula universitaria. Durante queste pause, di un minuto o poco più, gli studenti avevano il permesso di usare il cellulare, mentre in altre sessioni, senza pause tecnologiche, venivano solo incoraggiati a fare domande. Il confronto tra i due metodi ha mostrato risultati sorprendenti: gli studenti che potevano usare il telefono in modo regolamentato tendevano a farlo meno rispetto a chi non aveva questa possibilità, ma erano liberi di parlare. Inoltre, i punteggi dei test erano significativamente migliori nelle lezioni con pause di un minuto.
Secondo Redner, il motivo di questo miglioramento risiede nel fatto che pause più brevi limitano il numero di interazioni digitali, evitando di trasformare il cellulare in una fonte continua di distrazione. “Se gli studenti hanno più tempo, ricevono più messaggi e la tentazione di rispondere aumenta”, ha spiegato. Al contrario, con pause di 60 secondi, oltre l’80% degli studenti ha ottenuto punteggi migliori nei test.
I ricercatori sono consapevoli che ulteriori studi saranno necessari per confermare questi risultati, ma per ora il metodo sembra promettente. Come ha concluso Redner, l’obiettivo è trovare un modo per ridurre l’uso eccessivo del telefono senza imporre sanzioni. Dopotutto, se gli adulti non riescono a stare lontani dal proprio smartphone nemmeno durante un pranzo con amici, non possiamo pretendere che gli studenti facciano meglio.

[Fonte: Corriere Buone Notizie]