Napoli: 3.000 minori sulla strada

“Se il Comune di Napoli continuerà a ritardare i pagamenti ai centri socioeducativi, le strutture saranno costrette a sospendere l’attività: rischiamo di ritrovarci, da un giorno all’altro, con 2 o 3 mila minori per strada. E spesso si tratta delle strade dei quartieri e delle situazioni sociali più a rischio”. 

E’ questa la preoccupazione che Uneba Napoli ha presentato al prefetto di Napoli Andrea De Martino, in un incontro chiesto dall’associazione dopo la protesta di laici, religiosi e famiglie dei centri Uneba sotto palazzo San Giacomo, sede dell’amministrazione comunale, di lunedì 28 febbraio.

All’incontro con il prefetto erano presenti anche il sindaco Rosa Russo Jervolino e gli assessori Giulio Riccio e Michele Saggese, oltre a dirigenti di tre istituti di credito, Banco di Napoli, Banca Popolare Etica e Monte dei Paschi di Siena.

“Il sindaco Jervolino – riferisce il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo – ci ha promesso il pagamento di almeno 2 dei 26 mesi di rette arretrate entro maggio. Mentre l’assessore Riccio e le banche hanno concordato di continuare la discussione sulla cessione del credito, oltre a dirsi disposte a valutare, caso per caso, di concedere ulteriore credito agli istituti”

“Ringraziamo prefetto, giunta e banche per la disponibilità – continua Pirillo – ma allo stesso tempo ribadiamo che la situazione a cui gli enti sono giunti a causa dei mancati pagamenti del Comune resta drammatica. Se anche, come promesso, un bimestre ci verrà pagato a maggio, da qui ad allora si sarà comunque accumulato un altro bimestre di arretrato.”

“Siamo arrivati al punto che gli enti non hanno più fondi in cassa. E le suore che vi operano anticipano le loro pensioni per permettere di comprare da mangiare per i ragazzi”

“In queste condizioni – dice Pirillo a nome degli enti – non siamo in grado di garantire che potremo portare avanti il servizio che svolgiamo per 3000 minori di Napoli. Già nei prossimi giorni potrebbero registrarsi disagi, con enti costretti a sospendere le attività”.

Di qui l’ennesimo, pressante appello di Uneba Napoli. “La situazione è insostenibile. Serve un intervento straordinario delle istituzioni a tutti i livelli: Comune, Regione, Stato. Ci appelliamo in particolare alla sensibilità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che da cittadino di Napoli ben conosce la situazione”. 

“Chiediamo al consiglio comunale di Napoli di trovare al più presto una soluzione che consenta almeno di dare respiro alla gestione giorno per giorno degli enti”.

(Fonte: Vita.it del 2/3/2011)