I Natali invisibili

Ventimila minori lontani da casa e milioni di anziani soli: l’Italia che nessuno racconta

Anche per quanto riguarda i bambini in difficoltà familiare, esiste un Natale dei riflettori ed esiste un Natale del silenzio. Il primo è quello, per esempio, dei bambini nel bosco, e di tutti quei (rari) casi che finiscono al centro dell’attenzione mediatica dividendo opinione pubblica, politica ed esperti. Il secondo è quello di “tutti gli altri”, ovvero la stragrande maggioranza degli oltre ventimila bambini e ragazzi che vivono in strutture di accoglienza e trascorreranno le feste lontani dalla propria famiglia. Per tanti di loro non sarà il primo Natale vissuto in questo modo, eppure… di loro nessuno ne parla.
Analogo a questo, sarà il Natale di milioni di anziani, che “festeggeranno”, in solitudine o in ritrovi improvvisati, per un giorno, salvo poi tornare a una quotidianità fatta di solitudine e fragilità.

I minori in strutture

Secondo uno studio che prende in esame i dati raccolti dall’Istituto degli Innocenti di Firenze per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, alla fine del 2024 i minori ospiti in strutture residenziali in Italia erano 20.592, esclusi i minori stranieri non accompagnati. Nella maggior parte dei casi l’allontanamento è disposto da un giudice, spesso sulla base delle relazioni dei servizi sociali, proprio come avvenuto per i bambini nel bosco. Questi minori sono ospitati in circa 4.863 strutture di accoglienza (i dati sono del dossier Quaderni “Abbandono zero” diffuso a dicembre 2025 dal Centro Studi Affido diretto da Marco Giordano e Marilena Lollo) la cui diffusione sul territorio è molto irregolare e il cui monitoraggio spesso non è adeguato, lasciando nell’ombra troppe storie di abbandono e sofferenza. Secondo quanto scrive Luciano Moia su Avvenire, di questi, circa il 55 per cento non tornerà nella famiglia d’origine. Eppure, fuori da pochi casi simbolo, il loro dramma non fa notizia.

Anziani soli

Un’invisibilità, questa, che accomuna un altro grande pezzo del Paese: gli anziani soli. In Italia quattro over 65 su dieci vivono da soli. Sono almeno 4,4 milioni di persone, spesso segnate da malattie croniche, povertà e isolamento. La solitudine incide sulla qualità della vita, sulla salute mentale e fisica, aggravando patologie e aumentando il rischio di declino cognitivo. E colpisce soprattutto le donne, più longeve e più spesso vedove, costrette a far fronte a tutto con pensioni minime in un Paese che invecchia rapidamente e fa sempre meno figli.

Uniti nelle solitudini

I Natali invisibili di bambini e anziani raccontano la stessa fragilità strutturale: un welfare a macchia di leopardo, poche risorse, molta retorica e scarsa continuità nell’attenzione. Accendere i riflettori su un singolo caso può essere giusto. Ma non basta. Perché mentre discutiamo di una storia, ogni giorno altre venti simili si consumano lontano dalle telecamere. E mentre a Natale ci indigniamo per la solitudine, il resto dell’anno spesso voltiamo lo sguardo altrove.

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Amici dei Bambini
Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito.