Strage al largo della Grecia: continua a salire il numero dei morti

Sempre più drammatiche le cifre del terribile naufragio avvenuto al largo delle coste greche, dove un peschereccio con circa 750 persone a bordo si è ribaltato. Tantissimi i morti, soprattutto donne e bambini

Le notizie sono arrivate poco per volta, senza trovare nei giornali, almeno inizialmente, gli spazi delle prime pagine, occupati dalla morte e i funerali di Berlusconi e dal terribile incidente tra l’auto guidata da alcuni Youtuber e la smart di una mamma con due bambini, uno dei quali ha perso la vita. Con il passare delle ore, però, si chiarisce sempre di più che quello avvenuto al largo delle coste della Grecia nelle primissime ore della mattina di giovedì 15 giugno è uno dei più gravi naufragi della storia recente dell’Europa.

Mediterraneo: il più grande cimitero d’Europa

Una tragedia che arriva a poco più di un mese dal terribile naufragio di Cutro e che rinnova l’allarme su quello che giustamente Papa Francesco non si stanca di definire “il più grande cimitero d’Europa”, ovvero il mar Mediterraneo.
Nella serata di giovedì 15, la conta dei morti era già arrivata a 79, mentre le persone tratte in salvo dai soccorsi erano 104.
Ma le foto e le informazioni raccolte da chi ha ricevuto le richieste di soccorso parlano di una barca con a bordo circa 750 persone, il ché lascia capire l’entità della tragedia che nelle prossime ore si potrebbe delineare. Avvenire riporta le parole di un medico della Clinica Cardiologica dell’Ospedale di Kalamata a cui uno dei sopravvissuti, lì ricoverato, ha detto che nella stiva della nave si trovavano un centinaio di bambini.

L’ennesimo naufragio avvenuto nell’indifferenza di chi sceglie di non scegliere

Come sempre capita, mentre i soccorsi, più che tardivi, stanno cercando ancora di recuperare corpi e, si spera, sopravvissuti nel mare al largo del Peloponneso, è già partito il rimpallo delle responsabilità, anche se non ci sono grossi dubbi sul fatto che la nave si trovasse in area SAR greca, così come non è un mistero che le autorità greche siano restie a far partire i soccorsi e preferiscano far proseguire il viaggio dei barconi verso l’Italia.
Questa volta, però, il viaggio si è trasformato in una tragedia enorme, di fronte alla quale, come sempre, si alzeranno tantissime dichiarazioni accorate e probabilmente, anche in questo caso “come sempre”, non verrà presa quasi nessuna decisione davvero efficace affinché scenari analoghi non si ripresentino più, davanti a qualsiasi costa che affacci sul Mediterraneo: il più grande cimitero d’Europa da troppo tempo!