Nepal, sono 300mila i minori fuori famiglia

nepalokCosa vuol dire essere bambini in Nepal, uno dei Paesi più poveri dell’Asia, e cosa si può fare per loro? Sulla drammatica situazione di centinaia di migliaia di bambini nepalesi si discute martedì 29 e mercoledì 30 aprile nel corso della tavola rotonda intitolata Programma di interazione e orientamento degli stakeholders sulla promozione dei diritti del bambino, la protezione dei minori e la violenza contro l’infanzia in Nepal. La due giorni di confronto è organizzata dal Ministero nepalese della donna, dell’infanzia e del welfare sociale, in collaborazione con altri enti tra cui Amici dei Bambini e la Commissione per le adozioni internazionali.

Il convegno si svolge a Kathmandu, capitale del Paese asiatico e prevede 6 sessioni di discussione. Nel corso della prima giornata si parlerà si diritti dei minori e meccanismi di protezione dell’infanzia, di servizi sociali per i bambini e di aiuti alle famiglie, di pratiche di assistenza ai minori. Al centro del secondo giorno di seminario saranno invece lo sviluppo professionale per la protezione dei bambini, la violenza sui minori, la promozione dei diritti dell’infanzia.

Ai.Bi. è presente come ente promotore della tavola rotonda con la sua coordinatrice in Nepal, Lucia Russo che ha presentato le sue osservazioni in apertura di convegno.

Attualmente in Nepal sono circa 300mila i bambini fuori famiglia ospitati negli istituti dislocati su tutto il territorio nazionale e in particolare nella capitale. È qui che arrivano molte famiglie povere nel tentativo di sfuggire alle condizioni di estrema indigenza, ma non mancano anche minori che vi giungono da soli e diventano a tutti gli effetti bambini di strada. Qui vengono impiegati in lavori pericolosi o diventano vittime di traffici o di violenza.

Il crescente numero di istituti per l’infanzia nelle aree urbane dimostra che sempre più spesso le famiglie nepalesi non sono in grado di garantire le cure necessarie ai loro bambini e di conseguenza scelgono di lasciare i propri figli presso gli istituti. Ciò si traduce in un numero sempre crescente di minori che crescono senza genitori.

Molti enti statali e organizzazioni non governative sono impegnate nella realizzazione di programmi e servizi mirati a favore dei bambini più vulnerabili e delle loro famiglie, ma i servizi di sostegno alle famiglie spesso non sono sufficienti.

Partendo da un’analisi dello scenario dell’infanzia nepalese e dei principali problemi legati alla protezione dei minori, la tavola rotonda del 29 e 30 aprile mira a esaminare le attuali politiche sociali per i bambini, a tracciare un possibile piano di collaborazione e coordinamento tra i vari attori impegnati nella difesa dell’infanzia. È indispensabile infatti sviluppare un piano di miglioramento dell’azione di tutti i soggetti impegnati nella tutela dell’infanzia, al fine di rispondere nel modo più efficace all’emergenza abbandono e alla violenza nei confronti dei più piccoli.