“Non fiori ma opere di bene”: un sostegno a distanza come testamento spirituale

BAMBINO RDC

È la generosità l’eredità più bella che Anna e Renzo Arnaboldi lasceranno ai loro figli. Lui, milanese, ex agente di cambio, ci ha lasciato qualche mese fa. Lei, genovese, ha deciso di ricordare suo marito attraverso un gesto di solidarietà nei confronti dei bambini abbandonati del mondo: una donazione a favore di Amici dei Bambini, che “accompagnerà” tanti anni di Sostegno a Distanza.

Un gesto di solidarietà come tanti altri compiuti da questa simpatica signora lombarda di adozione nel corso della sua vita.  La sua è una vera storia di sensibilità, fatta di 30 anni di volontariato a favore degli anziani e dei bambini, vicini e lontani. Una vita accompagnata anche dalla bella realtà del Sostegno a Distanza: dal 1993, Anna ha attivato 5 SaD con Amici dei Bambini, due in Bosnia Erzegovina e 3 nella Repubblica Democratica del Congo, di cui ancora attivo oggi. “Con i bambini sostenuti a distanza – racconta la signora Anna – ho avuto diversi contatti epistolari in questi anni. Ricevere una loro lettera o una loro foto è sempre una grande emozione. Soprattutto in prossimità di giorni particolari, come il Natale: è bello pensare che grazie a noi sostenitori anche i bambini che non hanno nessuno si possano sentire meno soli”.

“Ciò che ho fatto per questi bambini è il vero vanto della mia vita – dice con orgoglio la signora Anna -. E vorrei che diventi un esempio da seguire anche per i miei figli. Per questo ho deciso di lasciare scritto, come un testamento, il mio desiderio che anche loro, quando io non ci sarò più, proseguano questo mio impegno al fianco dei bambini abbandonati. Del resto, li prego di fare solo delle piccole rinunce: magari una vacanza in meno, una volta ogni tanto, per poter aiutare un bambino lontano”.

Per questa “eredità”, Anna ha scelto proprio Amici dei Bambini, “un’associazione che mi è sempre piaciuta e sulla cui affidabilità non ho dubbi”, dice la nostra sostenitrice.

Il suo impegno per ora continua costante, nel nome e nel ricordo del marito Renzo. Un giorno lontano a portarlo avanti saranno i due figli, che di accoglienza e generosità se ne intendono“Mia figlia ha 5 bambini e vive vicino a Parigi – racconta ancora Anna – e ha sposato un ragazzo proveniente da una famiglia che gli ha dato due fratelli adottivi. Mio figlio, invece, ha ‘solo’ 3 figli, di cui uno molto impegnato nel volontariato con la sua parrocchia, dove segue una piccola squadra di calcio di bambini”.