“Non lavartene le mani”: un sapone per aiutare i bambini siriani

sapone-aleppo-200Per il grande poeta Trilussa una bolla di sapone era “L’astuccio trasparente d’un sospiro”. E il sapone è al centro di un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Amici dei Bambini e l’associazione Syrian Children Relief, nata da siriani all’estero con l’obiettivo di aiutare la propria popolazione. L’obiettivo? Far fronte all’emergenza siriana, garantendo  ai bambini e alle famiglie siriane il diritto di sentirsi a casa, nel proprio Paese. L’iniziativa si colloca nell’ambito del progetto “Bambini in alto Mare” di Ai.Bi., che prevede attività sia in Italia che in Siria, rivolgendosi in particolare ai più deboli fra i deboli: mamme sole e minori non accompagnati.

Per la precisione si tratta del sapone di Aleppo, città siriana conosciuta in tutto il mondo proprio per il suo sapone, basato sull’uso dell’olio d’oliva con l’aggiunta di una percentuale variabile di olio d’alloro. Con una storia di più di 2500 anni, è giunto fino ai giorni nostri portando con sé una consistente dote di proprietà benefiche, da quelle lenitive a quelle antibatteriche.

E’ caratterizzato da un procedimento di preparazione complesso nel quale alla fine della cottura, durante il raffreddamento, viene aggiunto l’olio d’alloro, il cui compito è quello di profumare e di arricchire il sapone. La qualità del sapone dipenderà dalla quantità di olio d’alloro utilizzato, che può giungere al 60%.

E’ particolarmente indicato quindi per chi soffre di allergie e dermatiti, per la rasatura, come struccante o come shampoo idratante, senza contare che è un ottimo antitarme se conservato nei cassetti e negli armadi di casa. Ogni anno, a novembre, quando gli olii d’oliva vengono prodotti, si ripete lo stesso rituale nei caravanserragli dei vecchi suq di Aleppo.

Novembre 2013 è anche il mese di una missione di Ai.Bi. in Siria, che partendo dalla Turchia con Stefano Crespan ha condotto operazioni di monitoraggio della regione di Idlib/Aleppo valutando, tra le altre cose, la presenza di eventuali campi profughi esistenti sul confine o in terra siriana, per implementare interventi di supporto per le vittime di post traumatic stress disorder (Ptsd), e per mappare i bisogni delle famiglie e dei minori rimasti in loco.

Crespan era accompagnato da Malih Fallah dell’associazione Syrian Children Relief, che l’ha guidato nel suo viaggio tra Turchia e Siria e che si sta dedicando anima e corpo per aiutare gli orfani della sua terra. Stefano ha conosciuto grazie a Malih le peculiarità del sapone siriano, scoprendolo sui banchi di un mercato turco, sul confine con la Siria. Da qui l’idea di utilizzare questo sapone dalle numerose proprietà benefiche per sostenere le famiglie siriane vessate dalla violenza della guerra.

Syrian Children Relief nella persona di Malih ha regalato ad Ai.Bi. un blocco da 10 kg di sapone di Aleppo, che una volta trasferito in Italia è stato trasformato in saponette fatte a mano e in graziose bomboniere che è disponibile nell’Ai.Bi. shop.

Non lasciamo che il sostegno ai bambini siriani evapori in una bolla di sapone nel tempo breve di un sospiro. Prendiamoci a cuore l’infanzia che soffre, regaliamo il sapone di Aleppo.