Other News

L’indifferenza l’arma che uccide di più nella guerra in Siria. Parla il referente per i progetti di AiBi in Siria

Il referente dei progetti di Amici dei Bambini in Siria, di ritorno in Italia, racconta la situazione della popolazione, dipingendo un quadro traumatico che deve affrontare chi deve sopravvivere ogni giorno agli orrori di una guerra che va avanti da sei anni. La lontananza della risoluzione del conflitto si riflette nella quotidianità di donne sole che devono prendersi cura di figli e anziani. Non lasciamoli soli!

Dopo Abruzzo, Lazio, Molise, Toscana, Trentino, Sardegna, Valle D’Aosta si muove anche la Lombardia:aperte le candidature per tutor minori stranieri non accompagnati

Anche per i cittadini lombardi candidarsi come tutor per i minori stranieri non accompagnati. Inizialmente serviranno almeno mille volontari, commenta il garante regionale per l’infanzia, Massimo Pagani. Negli ultimi cinque anni, infatti, i minori stranieri soli sono raddoppiati. Nella città di Milano sono passati da 300 minori ogni anno a 700. Poco più che bambini che hanno diritto ad un’accoglienza giusta e familiare: quella che AiBi promuove da diversi anni con il progetto BAMBINI IN ALTO MARE.

Nostra figlia, Carla, di dieci anni, non vede l’ora di conoscere la sua sorellina a distanza “dell’altro continente”. Possiamo raggiungerla?

Carissimi Amici dei Bambini,
quest’anno mia moglie ed io abbiamo pensato ad un’inversione di rotta: rinunciare alle vacanze estive per incontrare la bambina che abbiamo Adottato a Distanza in Congo. Abbiamo pensato di risparmiare un po’ e …
Come possiamo fare?
Un saluto, Marcello, il papà di Carla e nel cuore di Nyeola.

LA VERA FECONDITÀ

Il centuplo quaggiù. Adozioni internazionali e tanta Provvidenza”  di Laura Debolini e Filippo Fiani, una coppia adottiva di Ai.Bi., è un libro che aiuta ad entrare nel senso vero dei termini maternità, paternità, accoglienza della vita, famiglia. Racconta il desiderio di famiglia numerosa che hanno nutrito fin dal fidanzamento, il sogno di una casa aperta a tutti e viva, le loro esperienze di, affidi brevi e lunghi, di figli accolti e lasciati andare.

 

Dopo 8 anni dall’adozione pensavamo che il periodo delle domande sul suo passato fosse finito, ma è tornato ora nell’adolescenza. Cosa ci consigliate di fare?

Cara AiBi,

Mi rivolgo a voi perché da qualche mese io e mio marito abbiamo il sentore che nostro figlio Carlos stia vivendo un periodo di fatica. Sono passati ormai 8 anni dall’adozione, aveva compiuto da poco 6 anni, e pensavamo che il periodo delle domande e delle rassicurazioni sul suo passato fosse finito. Eppure da qualche settimane sono ritornate le domande sul suo passato. Non sono domande insistenti, vanno e vengono,  hanno un inizio e non sempre un continuo. Una parola, una mezza frase detta e non detta. All’apparenza sembrerebbe piuttosto tranquillo, ma siamo due genitori e facciamo fatica a stare tranquilli. Cosa ci consigliate di fare?

Martina e Paolo

Adozioni Internazionali. Family for Children: urge istituire un fondo di garanzia per le coppie “bloccate”

A pochi giorni dalla notizia pubblicata sul sito della Commissione che non ci sono i soldi per rimborsare le famiglie che hanno concluso l’adozione dopo il 2011, le famiglie di Family for Children mettono sul tavolo un’altra questione urgente: che ne sarà delle famiglie che hanno perso tempo, denaro e la speranza di poter dare una famiglia ad un bambino abbandonato? Che il Governo istituisca un fondo di garanzia affinché tutte le coppie possano continuare il loro percorso adottivo.

Ucraina. Quando la mamma non c’è e il papà è in prigione io non sono più figlio, racconta il piccolo Otto.

Lo sai perché sei qua? – chiede lo psicologo – “Perché la mamma beve. Beve vodka. E il papà? Il papà è in prigione.” risponde Otto seduto sulla poltrona, teso ,impaurito, testa bassa e mani tremolanti. Perché Otto, come tanti altri bambini del centro di “Dobre Vdoma”, in Ucraina, quando la mamma non c’è e il papa è in prigione smette di essere figlio.