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Altro che Giochi Olimpici! A Rio 3 bambini brasiliani hanno sconfitto l’avversario più difficile

Se l’adozione fosse uno sport, Tiziana e Carmine De Pietto di Civitanova Marche (Mc) farebbero invidia anche al “plurimedagliato” Usain Bolt. Nel periodo dei Giochi Olimpici, anche loro erano a Rio de Janeiro, ma dal Sud America sono tornati con qualcosa di molto più prezioso di una medaglia d’oro: tre bellissimi bambini brasiliani – Raiane, Rayssa e Reinaldo – che da tanto tempo aspettavano di avere un papà e una mamma. Insieme hanno vinto la gara più difficile: quella contro l’abbandono. LEGGI LA LORO STORIA

L’altra metà del Kenya: non solo vacanze, ma anche infanzia malata e fragile. Le aziende del turismo in visita ai piccoli sieropositivi del centro “Cottolengo”

La possibilità di rivedere un sorriso sul volto dei bambini abbandonati del Kenya passa anche dalle partership che vedono il Terzo Settore e le aziende private impegnate insieme al fianco dell’infanzia più fragile. Lo dimostrano l’entusiasmo e l’interesse con cui una delegazione degli organizzatori dell’Expo sul turismo ha visitato il centro di accoglienza “Cottolengo” per minori sieropositivi in cui opera una parte dello staff di Ai.Bi. nel Paese africano.

Simone Biles, oro alle Olimpiadi di Rio: “Non lasciate che vi dicano che i genitori adottivi non sono veri genitori”

Tutti gli sportivi hanno un tifoso numero uno. A questa regola non sfugge Simone Biles, ginnasta statunitense vincitrice dell’oro dell’all-around alle recenti Olimpiadi di Rio de Janeiro. I suoi tifosi numero uno si chiamano Nellie e Ron: sono da sempre i suoi più grandi fans e con loro Simone ha condiviso una serie di teneri tweet prima della competizione.

Adozioni internazionali. “Abbiamo dovuto versare soldi in nero, ma non abbiamo avuto il coraggio di denunciare”. Le buone prassi de L’Aja prevedono la possibilità per le coppie di segnalare ogni tipo di abuso, anche in forma anonima

Ho letto con molto interesse l’articolo pubblicato sul vostro sito venerdì 26 agosto in cui si parlava delle modalità con cui la Commissione Adozioni Internazionali potrebbe cercare di limitare, se non proprio estirpare, il problema dei pagamenti in nero richiesti alle famiglie adottive. 

Elena single di 44 anni. “Ho sempre sognato l’adozione ma ho scoperto la bellezza dell’affido grazie ad una ragazza adolescente di 16 anni”

L’affido da’ un senso alla tua vita soprattutto se sei single. Da una motivazione in più. Diventi quella sorella per un bambino o adolescente che in quel momento della sua vita ha bisogno di un punto di riferimento. E’ quello sei proprio tu”. A parlare è Elena Bertorello, 44enne single e donna in carriera che a febbraio scorso ha accolto nella sua casa e vita da single convinta Stefania (nome di fantasia ndr) una ragazza di 16 anni.

 

Siria. I bambini di Aleppo perdono tutto ma non il sogno di un futuro di pace: aiutiamoli a far rinascere un fiore di speranza nel mezzo dell’inferno

Non sappiamo se la sua immagine farà il giro del mondo come quella del piccolo Omran, il bambino di Aleppo ferito e coperto di polvere divenuto il simbolo della tragedia della sua città,  campo di battaglia decisivo per le sorti della guerra in Siria. Quello che sappiamo di sicuro è che, nonostante tutto, lui ha una gran voglia di vivere.