Toscana. “Ecco come accogliere in classe un bambino adottato”: in 3 città gli enti autorizzati incontrano dirigenti e insegnanti

bambini adottati a scuolaL’adozione non si ferma sulla porta di casa. L’accoglienza di un bambino abbandonato non finisce nel momento in cui questi entra ufficialmente a far parte della sua nuova famiglia. Quel giorno, infatti, cambierà molto non solo nella sua vita, ma anche in quella dei suoi genitori e di tutte le persone con cui egli entrerà in contatto. A cominciare dagli insegnanti, chiamati anche loro ad accogliere l’adottato nel particolare contesto di loro competenza: la scuola. Un compito non facile, al quale le istituzioni e gli enti autorizzati si impegnano sempre più spesso a preparare adeguatamente i docenti. È il caso della Toscana dove è partito con successo e proseguirà fino al 4 novembre il percorso di formazione “Adozione  a scuola. Favorire l’accoglienza scolastica dei bambini e dei ragazzi adottati”.

Il ciclo di incontri, destinato ai dirigenti scolastici e agli insegnanti per l’anno scolastico 2016-2017, è organizzato dalla Regione Toscana e dall’Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con il Centro regionale Istituto degli Innocenti e gli enti autorizzati operativi sul territori, tra cui Amici dei Bambini.

Il percorso di aggiornamento e sperimentazione è articolato in 4 edizioni costituite ciascuna da altrettanti incontri. I primi 4 si sono svolti a Firenze tra settembre e inizio ottobre. La seconda edizione si svolgerà sempre nel capoluogo toscano  nei giorni 10, 19 e 24 ottobre e 2 novembre. I giorni successivi alle 4 date fiorentine, gli  incontri si terranno a Pisa (11, 20 e 25 ottobre e 3 novembre). A seguire i corsi di formazione si sposteranno a Siena (12, 21 e 26 ottobre e 4 novembre). La referente di Ai.Bi. Toscana Michelina Della Porta terrà l’incontro del 19 ottobre a Firenze “Bambini, ragazzi e famiglie adottive incontrano i sistemi scolastici”. I temi di questi 4 seminari  spazieranno dalle “Storie e percorsi” di bambini, ragazzi e famiglie adottive al loro incontro con i sistemi scolastici, dalle “Risorse e strumenti di sistema per favorire l’accoglienza e l’integrazione” ai “percorsi a scuola e in classe”.

Il ciclo di 4 seminari è in realtà solo la prima fase, di 16 ore complessive, di un percorso più ampio, che si completerà successivamente con un percorso di formazione e intervento in alcuni contesti scolastici del territorio regionale.

Molteplici gli obiettivi dell’iniziativa. Innanzitutto quello di contribuire ad aggiornare le figure di riferimento nel contesto scolastico sulle problematiche specifiche dell’adozione, soprattutto alla luce delle “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati”, entrate in vigore nell’anno scolastico 2015-2016, che prevedono, tra le altre cose, anche la figura di un insegnante referente per le adozioni in ogni istituto. Non meno importanti gli altri obiettivi: favorire la conoscenza degli strumenti e delle risorse disponibili sul territorio, condividere percorsi di lavoro integrati fra contesto scolastico e sociale, sperimentare innovativi modelli educativi e di intervento. L’iniziativa è nata in attuazione degli impegni assunti con la stipula del Protocollo di intesa per lo sviluppo di percorsi di accoglienza e di inserimento scolastico dedicati proprio agli alunni adottati.

 

Fonte: Minoritoscana