ISTAT. 7 giovani su 10 vogliono avere dei figli… almeno due 

Il 69,4% dei ragazzi italiani sogna di avere figli e più della metà vuole sposarsi. Nonostante le sfide economiche, i giovani guardano al futuro con il desiderio di stabilità familiare e successo educativo. Leggi l’indagine

L’Istat rivela che i giovani italiani tra gli 11 e i 19 anni nutrono il desiderio di formare una famiglia e avere figli, nonostante le incertezze economiche e future. La ricerca mostra che la maggior parte dei ragazzi si immagina in coppia e con almeno due bambini. Tuttavia, la realtà economica influenza le loro scelte educative e la fiducia nel futuro.

L’indagine

I dati indicano che quasi il 60% dei giovani italiani nati in Italia si identifica con la cittadinanza italiana, ma anche con quella dei loro genitori stranieri. Questo senso di doppia appartenenza è più forte tra coloro che sono nati in Italia. La cittadinanza è vista come un simbolo di appartenenza e comunità, ma meno come un insieme di doveri.
Le aspirazioni educative sono alte, con oltre il 50% degli studenti delle scuole medie che desiderano iscriversi al liceo. Tuttavia, le condizioni economiche familiari giocano un ruolo significativo, influenzando sia le aspirazioni che la realizzazione di tali sogni. La ricerca sottolinea una correlazione tra background migratorio, condizioni socio-economiche e aspirazioni educative.
Il desiderio di una famiglia è forte tra i giovani, con circa il 75% che si vede vivere in coppia e più della metà che desidera sposarsi. Il sogno di avere figli è condiviso dal 69,4% dei ragazzi, anche se le ragazze cinesi mostrano una maggiore indecisione o riluttanza a questo proposito.
Nonostante l’ottimismo, l’Istat avverte che per realizzare una ripresa demografica, è necessario creare condizioni favorevoli che incoraggino anche gli indecisi a formare una famiglia. Infine, la ricerca evidenzia una preoccupazione per il futuro, con molti giovani che immaginano la loro vita all’estero, suggerendo la necessità di lavorare su opportunità, riduzione delle diseguaglianze e crescita della fiducia per mantenere i talenti nel paese.

[Fonte: Avvenire]